Tenero: Bixio Caprara, Direttore CsT. Nella foto, il Direttore del Centro Sportivo Nazionale di Tenero Bixio Caprara. © Ti-Press / Samuel Golay

LORENZO QUADRI  Il mercato del bestiame è riuscito ad eleggere il candidato che il famigerato assessment zurighese secretato (neanche fosse il terzo mistero di Fatima) raccomandava di non eleggere. E le pippe mentali sulla sottile differenza semantica (?) tra “non idoneo” e “non raccomandato” si faccia il piacere di risparmiarle, visto che la differenza è la stessa che intercorre tra la zuppa ed il pan bagnato.
L’indecorosa vicenda della nomina del nuovo procuratore generale, che evidentemente risponde a criteri di idoneità partitocratica (io dò un sedia a te, tu dai una sedia a me) e non qualitativa, scredita sia la giustizia che il parlamento. (…)

BIXIO CAPRARA (presidente PLR) “Guardate in casa vostra!”  

(ripreso da Ticinolibero)  Domanda. Quadri ha fatto intendere che l’assessment non è stato mostrato ai deputati perché bocciava Pagani, e che il fatto che il presidente del Gran Consiglio Gianora è liberale sia stato importante per questa scelta…

BC  Risponderei al Consigliere Nazionale, Municipale di Lugano e direttore di questo giornale che nell’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio i liberali sono due su dieci. L’UP ha deciso, per l’assessment prima e poi ha preso atto di diversi pareri giuridici del responsabile della protezione dei dati del Cantone nonché del consulente giuridico del Gran Consiglio che gli hanno dato un parere. Voler costruire tutta la faccenda come un gioco partitico del nostro partito è fumo negli occhi, manifestamente noi abbiamo solo due persone su dieci in UP. La seconda cosa che mi sento di dire è che fortunatamente Quadri non è la Lega, visto che noi siamo in 24 in Gran Consiglio, mentre i voti a Pagani sono stati 34, dunque ci sono state altre persone che lo hanno individuato come candidato migliore. Prima di puntare il dito contro gli altri sarebbe meglio guardare in casa sua.

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Il presidente PLR sfodera in questa risposta la sua arma migliore. Noi abbiamo scritto ieri (ma sia chiaro che ciò che scriviamo ha poca importanza): La Lega avrebbe potuto far perdere il suo principale avversario… ma non lo ha fatto. È bene meditare su questo punto.” In fondo si tratta di puro Caprara-pensiero, espresso con parole diverse. La Lega poteva far vincere Perugini, ma non lo ha fatto.

Restano, al di là delle interpretazioni, i fatti. La Commissione di esperti (con veste istituzionale) dava primo Perugini. L’ “assessment” (senza veste istituzionale, tirato in ballo) dava primo Stauffer. 

Caprara, abile e astuto, ha vinto. Dadò e Agustoni hanno perso. Non si arresta la serie nera, quando tornerà a splendere il sole sul PPD? Come tutti coloro che conoscono le cose della vita sanno, la vittoria ha un prezzo (che Caprara è ben lieto di pagare, perché è il risultato che conta). Il “raddrizzamento” della situazione, che aveva preso una brutta piega, ha richiesto i salti mortali e non si è potuto fare in modo elegante. In mancanza di meglio si è accettato un modo goffo e infelice.