Finanziamenti illeciti dalla Libia. Questa l’accusa all’ex presidente francese, attualmente interrogato a Nanterre, per una tangente da 5 milioni di euro cash.
Convocato nell’ambito di un’indagine sul possibile finanziamento da parte della Libia dell’allor vivo Gheddafi alla campagna elettorale di Sarkozy stesso, nel 2007, l’ex premier di Francia è stato arrestato. Lo stato di fermo durerà sino a un massimo di 48 ore, come previsto dalla legge, ma Sarkozy potrebbe essere costretto a presentarsi davanti ai magistrati e venire incriminato. Ad essere interrogato assieme a lui il ministro Birce Hortefeux, fedelissimo dell’ex premier, il quale, però, non è stato arrestato.
Già nel 2012 il sito Mediapart aveva pubblicato documenti riguardanti l’eventualità di finanziamenti da Muammar Gheddafi alla campagna elettorale della destra di Sarkozy, il quale, tuttavia, aveva smentito l’accusa. Dopo la sconfitta alle primarie del centro destra, nel novembre 2016, Sarkozy si era ritirato dalla vita politica, ma era stato indagato per aver speso ben 20 milioni in più dei 22,5 milioni consentiti per legge.
Nessun commento, nei confronti dell’ex premier indagato, da parte dei vertici attuali dell’Eliseo, “per rispetto”, hanno fatto sapere.