Il comunicato della Lega ha parole dure ma rispecchia indubbiamente l’opinione di molti cittadini, i quali si sentono abbandonati dall’autorità politica in favore di (falsi) rifugiati, “reali migranti economici”.

La Lega si scaglia in primis contro Simonetta Sommaruga ma risulta evidente anche a un bambino dell’asilo che la ministra può fare quello che fa perché i suoi colleghi di governo glielo lasciano fare.

In un certo senso l’ascesa numerica della Destra – che negli ultimo quarto di secolo c’è stata – ha creato una situazione ancora peggiore. “Vincere” per perdere! È la follia della politica.

Addendum. Circa i futuri “risparmi” sbandierati dal governo la nostra personale (non costringiamo  nessuno) opinione è la seguente: si spenderanno tutti i soldi di prima più i 132 milioni.

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La compagna Simonetta Sommaruga e il Consiglio federale vogliono integrare nel lavoro i falsi rifugiati ma reali migranti economici, dimenticandosi degli svizzeri – under 25 e over 50 – che non trovano lavoro nel proprio Paese: la Lega dei Ticinesi dice NO e BASTA a questa folle politica migratoria e dell’industria sociale voluta dalla , che condanna gli svizzeri ad essere cittadini di serie B in Patria.

Dapprima Simonetta Sommaruga decide di aprire le porte all’immigrazione incontrollata nel nostro Paese, allineandosi al volere di Bruxelles e Berlino, per poi far pagare al cittadino contribuente svizzero e ticinese una consinistratinua esplosione dei costi legati all’arrivo di falsi rifugiati ma reali migranti economici da culture e paesi che non condividono i nostri valori fondanti della Confederazione. Il Popolo svizzero ha votato un inasprimento della Legge federale sull’asilo, ma nel contempo il Dipartimento diretto dalla compagna Simonetta Sommaruga continua a predicare acqua ma a ber vino: infatti, la spesa che nasce da questa scellerata politica federale imposta dalla sinistra alla Svizzera ha superato da tempo il Miliardo di franchi, e l’altro giorno il Consiglio federale ha nuovamente deciso di aumentare di 132 Milioni di franchi questa voce a favore dell’industria del sociale destinata ai falsi rifugiati.

Questo mentre i giovani “under 25” e gli adulti “over 50” faticano sempre più a trovare lavoro nel proprio Paese, la Svizzera generosa con gli ultimi arrivati e che dimentica i propri cittadini, considerati ormai di “serie B”. Se per l’integrazione di un falso rifugiato la Confederazione è disposta a mettere sul tavolo 18mila franchi forfettari (importo triplicato rispetto a prima!), per la crescente fetta di cittadini svizzeri nelle fasce maggiormente esposte (secondo i dati ILO) che sono alla ricerca di lavoro, la stessa Confederazione non investe un franco. Questa politica di segregazione dei cittadini svizzeri alla ricerca del lavoro, che favorisce gli ultimi arrivati da Paesi distanti con scopi di migrazione economica, porterà tensioni nel nostro Paese, come si vedono in Francia e Italia. Cittadini svizzeri sfavoriti, falsi rifugiati promossi: la Lega dei Ticinesi dice NO e BASTA a questa politica federale cieca e distruttrice del nostro Paese.

Lega dei Ticinesi