La sposa è divorziata, ex attrice afroamericana in ruoli anche succinti, si presenta senza padre e viene accompagnata all’altare dal suocero, ha la pelle abbronzata e un sorriso ironico. Il coro è afroamericano, gospel, canta Stand by Me, nella sorpresa generale, rompendo, per un attimo, la sacralità della musica nuziale. Il reverendo americano fa un discorso accalorato sulla necessità e sulla potenza dell’amore, suscitando anche il riso tra gli stanti. Tra gli invitati, anche le ex del principe Harry, nell’atmosfera più moderna (e sorprendente) che si potesse immaginare.
Meghan Markle è la duchessa del Sussex, nuova principessa d’Inghilterra. Meghan Markle ce l’ha fatta, nonostante tutto. Nonostante abbia girato scene hot, che alla regina non saran piaciute tanto, nonostante sia stata divorziata, (la regina Elisabetta aveva proibito alla sorella Margaret di sposare un divorziato, divieto che non ha replicato al nipote Harry), nonostante la sua pelle non sia principescamente candida, ma abbronzata dal sole dell’Africa. L’amore ha vinto su tutto, come ha detto il reverendo Curry dal pulpito di Westminster.
Ed in nome dell’amore, tutto, a Meghan, è stato condonato:
- le scene succinte: a Harry sarà piaciuta anche per questo, essendo noti gli appetiti vivaci del principe (qualche anno fa fu fotografato nudo assieme alla fidanzata di allora e ad altri amici, così, per scherzare)
- il divorzio: Elisabetta lo può scusare, visto che esso appare a più riprese nella storia della Casa reale inglese. Non solo Enrico VIII divorziò da Caterina d’Aragona, sua prima moglie, ma quattro secoli dopo il re Edoardo VIII, dopo l’abdicazione nel 1936, sposò l’avventuriera bi-divorziata Wally Simpson; eccetera…
- l’etnia: dopotutto già la serie Televisiva Merlin, prodotta dalla BBC nel 2011, presentò una principessa Ginevra dai tratti afro, interpretata da Angel Coulby.
Chissà cosa avranno pensato le biondissime ex, rimaste in buoni rapporti con il principe Harry, così tanto da essere invitate al matrimonio. Forse, ogni cinque minuti, le avrà assalite il pensiero “avrei potuto esserci io.”
In ogni caso, forse, mancano William e Kate. Sarà che era la prima coppia reale dopo così tanto tempo, sarà che la prima volta che si assiste a un matrimonio di una testa coronata (e poco importa se ci si assista dallo schermo di una televisione), si sente una sensazione di quel qualcosa che non si ripeterà mai più, proprio perché unico.
Ma vogliamo mettere la finezza di Kate, il lungo collo slanciato, le dita unite e affusolate che salutavano la folla, e il contegno di William, se confrontati a un’ironica Meghan, e a un impacciato Harry? E la musica classica, cori angelici di pargoli reali, di contro agli esagitati cori gospel? E l’abito della Middleton, così ricamato in pizzo, mediovaleggiante, di contro al minimal di Meghan? De gustibus.