Ian Bremmer inizia il suo libro “Us vs.Them, the failure of globalism” scrivendo “Perché i Palestinesi tirano sassi? (..) Lanciano sassi perché vogliono che gli altri vedano che ne hanno abbastanza (…) Non è rimasto altro che tirare dei sassi”… (…) “Contestano il diritto delle “elites” di decidere le regole che governano le loro vite”…. “I sassi sono l’espressione delle frustrazioni”…

La gente si divide in due gruppi: “noi” confrontati a “loro” oppure “i nostri interessi” in contrasto con “ i loro interessi”.

L’abbiamo visto nel nostro piccolo: “il Parco” è stato imposto dalle “elites”ed il popolo ha tirato un secco No.

Per andare avanti ed evitare ulteriori conflitti conviene esaminare la situazione con realismo. Le Valli si spopolano? Ma c’è ancora chi tiene duro e legittimamente s’interroga sui vari “Piani” cioè degli “studi” redatti da “progettisti”…

“Gente da fuori viene a farci la lezione” in opposizione con “a casa mia comando io” …

Similmente il dialetto viene confrontato con l’english-trend dei “masterplan”, “manager regionale della valle Onsernone”, “Hospitality manager di Ticino turismo”, “Piano di gestione della mobilità e dei posteggi”; “Taxi alpino”; “Bike Sharing”; “Info point”; ecc…

Ci si chiede “ma dove siamo, dove andiamo con questa ridicola buffonaggine alla Macron?” Viene in mente il “tu vuo fa l’americano” di Fred Buscaglione…

Quando il sindaco Cristiano Terribilini annuncia che “contiamo sull’accoglienza” va posta la domanda “i residenti hanno davvero voglia di accogliere il turismo?” Che cosa porta il turismo ai residenti dell’ Onsernone?

L’anno scorso è nato il Ticino Ticket con trasporti pubblici gratuiti per i turisti. Ottima idea per le strutture alberghiere del Piano, ma in Onsernone?

Non sono l’unica ad aver fatto il tragitto Locarno – Loco in piedi (dopo il dentista ) perché tutti i posti erano occupati già fin dalla partenza alla stazione di Muralto. Dove vanno questi turisti con lo zaino in spalla? Vanno a camminare e fare pic nic col pranzo che hanno nel sacco e poi alla sera scendono col bus verso il loro alloggio sul Piano. Che cosa portano agli esercenti della Valle?

Non è il Ticino Ticket che serve per gli abitanti delle Valli, bensì i trasporti pubblici gratuiti per i residenti.

Altri aspetti: i ciclisti che salgono in Valle si fermano davanti al ristorante di Loco… per riempire la loro boraccia d’acqua alla fontana…

Settimana scorsa mentre ero seduta alla terrazza esce un cliente col bicchiere vuoto, va a riempirlo alla fontana e poi ritorna dentro…

Altra storiella che gira: due persone mangiano la pizza ad Auressio, quando arriva il conto di 36F, invece di arrotondare à 40F chiedono la riduzione di 10% dal fatto che sono ospiti della Villa Edera ! …

Dalla mia esperienza “gli sportivi” portano poco perché hanno tutti le loro diete speciali con alimenti energetici studiati. Vanno in montagna non per star seduti in un ristorante ma per “andare”. Spendono il meno possibile perché dedicano i soldi più volentieri all’acquisto dell’ultimo modello di moschettone piuttosto che ad una bistecca… Che cosa portano coloro che vengono da ogni dove a fare kayak nella valle di Vergeletto?

È cosi – anche noi, da giovani, eravamo cosi.

(vedi il mio libro “La via del drago” o la versione aggiornata “Le grimpeur maudit” su https://atelier-ca-della-fiola.blogspot.com/p/la-documentation-iconographiqueainsi.html

o a forma di fumetto su https://atelier-ca-della-fiola.blogspot.com/p/bd.html

Altro aspetto: l’inquinamento fonico… Quando abitavo a Berzona, sotto le rocce del Pizzo della Croce, era alquanto sgradevole, durante una bella domenica, essere seduti in giardino a dover sopportare le urla dei rocciatori tipo “molla la rossa e tira la blu”…

Ora arrivano le belle serate durante le quali anche noi abbiamo piacere a star seduti sulla terrazza ad osservare le stelle ed ascoltare i rumori della notte. Però, nel Parco Giochi vicino “dei giovani” passano le serate a ridere, cantare, ascoltare “musica”… Questa notte è durato oltre le 03.30… Addirittura, settimana scorsa, lo sparo di una dozzina di razzi a mezza notte e mezzo. (alla Villa Edera di Auressio?)

I loro piaceri contrastano coi nostri. Dobbiamo sopportare?

Però, in Valle c’è anche gente normale che lavora (e paga le tasse). Chi finisce il turno alle 22 a Locarno rincasa a Loco alle 23 e viene svegliato alle 00.30 da 12 petardi, ma deve comunque alzarsi alle 05.00 per ritornare al lavoro?

Il regolamento comunale recita “Sono vietate le azioni che possono turbare l’ordine e la quiete pubblica e in particolare i tumulti, gli schiamazzi, i canti smodati, gli spari in genere e ogni rumore molesto o inutile sulle pubbliche vie e piazze come pure nelle proprietà private all’interno o in vicinanza dell’abitato”

Questo regolamento è stato comunicato agli abitanti dei monti che continuano a segare erba o legna durante il mezzogiorno e i giorni festivi?

Il regolamento c’è ma chi lo fa rispettare? Nessuno?

Appena si parla di “disciplina” tutti s’esclamano “ah no! Niente guardia, né securitas, né ranger…” E come si faceva nel passato? C’era la guardia campestre che conosceva la gente e le circostanze ed agiva secondo il buon senso. Sarebbe anche un posto di lavoro.

È ovvio il contrasto tra “noi e loro”!

Da una parte c’è la gente normale che vive tutto l’anno in Valle e paga le tasse, nonché colui che torna a casa, stanco dopo il lavoro, vuole la sua tranquillità ed invece trova schiamazzi in più dei posteggi occupati da “targhe straniere”. Dall’altra parte, i vacanzieri vogliono godersi la loro vacanza. È incompatibile.

Da una parte i promotori vogliono attirare turisti e “puntano sull’accoglienza” ma dall’altra parte non si chiede nemmeno agli abitanti cosa ne pensano, anzi, il comune non fa nemmeno rispettare il suo regolamento.

Se il popolo ha tirato un secco No al Parco è perché “contesta il diritto delle “élites” a decidere le regole che governano la sua vita” .

“I sassi sono l’espressione delle frustrazioni”? anche le prossime elezioni comunali.

Anna Lauwaert