Una tragedia si è consumata ieri attorto alle 15.15 ora locale nella redazione della Capital Gazette di Annapolis, in Maryland, dove un uomo armato di fucile e granate fumogene ha ucciso 5 persone e ne ha ferite almeno altre due in quello che è stato definito dalla polizia un “assalto mirato”.

Jarrod Ramos, è questo il nome dell’assassino 38enne, ingegnere informatico residente a Laurel.

Il lungo contenzioso tra Ramos e la Capital Gazette era cominciato 7 anni fa, nel 2011, quando l’uomo si era dichiarato colpevole di fronte ad un giudice delle accuse di stalking che gli erano state mosse da una ex compagna di liceo. La storia era stata ripresa da un giornalista della Gazzette, Eric Hartley, che ha pubblicato un’intervista alla vittima in cui la ragazza raccontava delle persecuzioni che aveva subito da Ramos per telefono e via email.

Infuriato per l’articolo, Jarrod aveva creato un sito apposta per muovere lamentele contro Hartley e aveva citato in giudizio il giornalista e il direttore Tom Marquardt per diffamazione. Perse la causa nel 2012 e anche in appello, nel 2015. Rammaricato ancora di più, cominciò a muovere delle vere e proprie minacce di morte via Twitter: “Vorrei vedere Capital Gazette che cessa le pubblicazioni, ma sarebbe meglio vedere Hartley e Marquardt che smettono di respirare”, queste le inquietanti parole dell’assino.

Il direttore del giornale aveva denunciato l’accaduto alla polizia che tuttavia non ha potuto intervenire per mancanza di elementi e ieri il peggio è avvenuto. Uno dei giornalisti della redazione, Phil Davis, ha documentato l’accaduto attraverso dei tweet pubblicati direttamente dall’edificio dove stava avvenendo la sparatoria. “Non c’è nulla di più terrificante che sentire diverse persone colpite dai proiettili mentre tu sei sotto ad un tavolo e sentire l’assalitore ricaricare l’arma”.

L’assalitore ha inizialmente sfondato la vetrata della newsroom del quotidiano per poi sparare nel mucchio. Quattro persone, i cui nomi sono stati resi noti dalla polizia, sono morti nella sparatoria mentre una quinta è deciduta quando veniva trasportata all’ospedale. Le vittime sono Rob Hiaasen, vicedirettore del giornale, Wendi Winters, direttrice delle edizioni speciali,  il giornalista John McNamara, il direttore delle pagine dei commenti Gerlad Fischerman e infine Rebecca Smith, assistente alle vendite.

Quello di ieri è l’ennesimo massacro che riporta a galla l’acceso dibattito sulle armi negli Stati Uniti. Dopo le tragedie avvenute quest’anno nelle scuole della Florida e del Texas, coloro che sostengono le norme più severe sulla vendita delle armi stanno cercando di giungere ad una soluzione concreta ma per ora senza risutlati.