Radical chic è un’espressione idiomatica mutuata dall’inglese per definire gli appartenenti alla borghesia che per vari motivi (seguire la moda, esibizionismo o per inconfessati interessi personali) ostentano idee e tendenze politiche affini alla sinistra radicale o comunque opposte al loro vero ceto di appartenenza. Per estensione, la definizione di radical chic comprende anche uno stile di vita e un modo di vestirsi e comportarsi.
Un atteggiamento frequente è l’ostentato disprezzo del denaro, o il non volersene occupare in prima persona quasi fosse tabù, quando in realtà si sfoggia uno stile di vita che indica un’abbondante disponibilità finanziaria o improntato al procacciamento dello stesso con attività che, qualora osservate in altri, un radical chic non esiterebbe a definire in modo sprezzante come volgarmente lucrative.
Inoltre questo atteggiamento sovente si identifica con una certa convinzione di superiorità culturale, nonché con l’ostinata esibizione di questa cultura “alta”, o la curata trasandatezza nel vestire e, talora, con la ricercatezza nell’ambito di scelte gastronomiche e turistiche; considerando, insomma, come segno distintivo l’imitazione superficiale di atteggiamenti che erano propri di certi artisti controcorrente e che, ridotti a mera apparenza, perdono qualsiasi sostanza denotando l’etichetta snobistica.
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Addendum. L’atteggiamento di un impeccabile radical chic è di qualcuno che disprezza l’uomo medio, la cultura tradizionale, i luoghi comuni, l’oleografia del passato. Disprezza anche i buoni sentimenti. E’ dotato di una moderata puzza sotto il naso. Se sei ricco meglio ma devi disprezzare i ricchi. Non è importante conoscere tutto in maniera approfondita ma conoscere tutto. E’ fondamentale sentirsi culturalmente e moralmente superiore a chiunque.