“Assassini! Ministro della malavita, sui morti in mare parla di ‘bugie e insulti’, ma con quale coraggio? Confessi piuttosto: quanto piacere le dà la morte inflitta dalla guardia costiera libica, sua (mi fa ribrezzo dire ‘nostra’) alleata strategica? Lei che sottolinea continuamente di essere padre, ‘da papà quanta eccitazione prova a vedere morire bimbi innocenti in mare? Ministro della mala vita, l’odio che ha seminato la travolgerà”.
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Di fronte a una simile violenza verbale mancano le parole. Ci vorrebbe uno psichiatra, uno di quelli bravi però (molti purtroppo sono scadenti). Nella sua sgangherata follia quest’uomo non riesce neppure a vedere che gli assassini sono i trafficanti di carne umana, che derubano e mandano a morire (quando accade, ma il rischio è reale) i disgraziati.
Il ministro è un uomo che cerca di salvare il suo Paese da un’invasione. Se si votasse oggi, il suo partito sarebbe largamente il primo e non il secondo.