Si chiama Alessio Figalli, ha 34 anni e oggi gli è stata assegnata la Medaglia Fields, uno dei più importanti riconoscimenti nel mondo della matematica che viene assegnato ai giovani scienziati che hanno meno di 40 anni e che hanno raggiunto importanti traguardi nella ricerca accademica. Spesso chiamato il premio Nobel della Matematica, la medaglia Fields tuttavia viene in realtà assegnata una volta ogni quattro anni e non ogni anno come il celebre premio nordico.

Alessio Figalli è nato a Roma e si è laureato nel 2007 alla Normale di Pisa per poi conseguire un dottorato sempre nella stessa Università a soli 23 anni. Da lì in poi la sua carriera è stata segnata da un successo dopo l’altro, raggiunti soprattutto all’estero. Dapprima ricercatore al Centre national de la recherche scientifique (Cnrs) in Francia è diventato presto professore all’Ecole Polytecnique di Parigi e da lì si è trasferito negli Stati Uniti, ad Austin, in Texas dove ha occupato una cattedra fino al 2016, quando si è trasferito e stabilito al Politecnico di Zurigo.

Una carriera invidiabile quella di Alessio, considerata soprattutto la sua giovane età: 3 libri e l’incredibile traguardo di più di 100 pubblicazioni scientifiche alle spalle. Carriera che tuttavia era cominciata in modo non proprio tradizionale, come afferma lui stesso in un intervista a Mestieri dei matematici: “La scelta di diventare matematico raramente avviene da piccoli, dato che spesso le persone non immaginano neanche di poterne fare un lavoro. Nel mio caso, fin da piccolo mi piaceva la matematica però ho capito piuttosto tardi di avere una vera passione. A scuola gli esercizi di matematica mi riuscivano facilmente, ma era anche vero che facevo il liceo classico e quindi il programma non era molto difficile, specialmente comparato ad un liceo scientifico”. Quando era arrivato alla Normale insomma, Aessio non sapeva nemmeno come calcolare una semplice derivata. Ma la passione ripaga, dopo essersi rimesso in pari con i suoi compagni che venivano dai licei scientifici, il brillante giovane concluse la triennale addirittura prima del previsto, a soli 20 anni.

Ora la sua ricerca si concentra soprattutto sui problemi di trasporto ottimale (conosciuto anche come problema di Monge-Kantorovich) che trova numerosi applicazioni in economia, e sull’analisi matematica e più in particolare il calcolo delle variazioni e le equazioni differenziali alle derivate parziali. “La visione che spesso ne otteniamo durante il periodo scolastico è quella di una materia arida, fatta di regole fisse ed immutabili che sono state stabilite da centinaia di anni” ha dichiarato Alessio. “Questo è assolutamente falso: la matematica è una disciplina in continua evoluzione ed il matematico è una persona creativa che cerca di trovare una soluzione a dei problemi spesso molto concreti.”

L’unico italiano a vincere una Medaglia Fields oltre ad Alessio Figalli è stato Enrico Bombieri nel 1974.