C’è l’Architetto Mario Botta premiato come Miglior Personaggio del Festival, onorato quest’anno anche da una mostra presso la Pinacoteca Comunale Casa Rusca  sulla sua carriera; c’è Duccio Chiarini, il regista del miglior film, l’Ospite, che pone in luce, senza retorica, l’inquietante realtà odierna della sparizione del maschio dalla nostra società (premio ritirato dalla coproduttrice e dell’attrice); c’è poi la miglior regista, per la prima volta una donna, Sara Fattahi, autrice del film Chaos, che indaga lucidamente la depossessione, il trauma; c’è poi la miglior attrice Luna Kwok Per che nel film A Land Immagined di Yeo Siew Hua, illumina un mondo oscuro; e poi la giovanissima Michelle Wehbe già regista e qui attrice, che si conferma una promessa del cinema. Infine, il miglior produttore, Yona Rozeniker, che offre un quadro tagliente della società israeliana, e il premio speciale al fotografo lituano Autanas Sutkus. 

A destra l’architetto Mario Botta, a sinistra Ugo Brusaporco

Il tutto correlato dalla presentazione della voce forte e vibrante di Ugo Brusaporco, che annuncia come un araldo la forza del prorompente del cinema al Rivellino. Arminio e Paolo Sciolli fanno gli onori di casa; e un gruppo di bravissimi cantori georgiani ci riportano in un passato mitico e mistico.

 

 

Foto by Francesco De Maria