Il cemento armato ha fallito. Gli orridi mostri della modernità, grigi d’orrore e rossi di mattoni bucati, fragili e ingombranti, costruiti sopra a case in sfregio all’urbanistica classica, sono implosi su se stessi, e dopo aver distrutto il passato, hanno distrutto il futuro di 38 persone, travolgendo le loro vite, schiacciandone i corpi sotto i blocchi di cemento sgretolati.

90 metri di orrore, funzionale sino alla tragedia, il cemento armato – senza manutenzione – rappresenta l’orrenda consapevolezza di un’Europa che guarda avanti senza saper guardare indietro.

Polemiche si accavallano su polemiche: da quelle della mancata manutenzione da parte del governo precedente a quella attuale, al fatto che le autostrade siano in mano alla società Benetton; appelli di boicottaggio, frasi sconnesse da parte di ministri che non sanno prettamente formulare bene i loro pensieri, frasi ancor più sconnesse da parte di detrattori ignari. é sul sangue che si fondano le polemiche del popolo dei social, che condivide post e poi fa polemiche anche su quelli.

E, intanto, quei ragazzi di 20 anni, quelle famiglie felici, quelle giovani vite che nel complesso non avevano più di 60 anni, sono morti, e la loro luce è spenta per sempre.

Un’estate torrida, tremenda. Dall’incendio ad Atene, all’esplosione a Bologna a quest’ultima immane tragedia.