Sono ore difficili quelle che sta vivendo il presidente Donald Trump, al centro di una bufera politica e giudiziaria che ha portato sulle prime pagine dei giornali la temuta parola “impeachment”. A metterlo nei guai, amico e fidato legale Michael Cohen che per anni ha gestito gli affari privati del presidente. La procura aveva aperto un’indagine coinvolgendo Cohen quando era scoppiato lo scandalo di Stephanie Clifford, porno star conosciuta come Stormy Daniels, che avrebbe avuto una relazione con Trump quando lui era già sposato con Melania. L’accusa per il presidente degli Stati Uniti tuttavia non è di natura morale, bensì giuridica, e rischia di compromettere definitivamente la sua credibilità.

Nella giornata di ieri, martedì 21 agosto, Michael Cohen si è dichiarato colpevole di ben otto capi d’accusa, tra cui quelli più gravi riguardano l’evasione fiscale, le false dichiarazioni bancarie e uso illecito di fondi elettorali “in collaborazione e su indicazione del candidato”, cioè di Donald Trump.

Secondo Cohen, Stormy Daniels avrebbe ricevuto da lui stesso una somma di  130’000 dollari, per comprare il suo silenzio sulla relazione extraconiugale del futuro  presidente. La cifra anticipata da Cohen gli sarebbe poi stata rimborsata usando i fondi elettorali di Trump con la scusa di una pestazione legale, evidentemente fittizia. Oltre a Stormy Daniels, l’avvocato ha ammesso di aver adottato la stessa strategia per far tacere anche la modella di Playboy Karen McDougal.

L’aspetto più grave della confessione di Michael Cohen consiste nel coinvolgimento del presidente degli USA che non solo sarebbe stato a conoscenza dei fatti ma che avrebbe addirittura indicato lui stesso come agire, allo scopo di influenzare l’esito delle elezioni. Si tratta di un reato federale gravissimo che potrebbe costare a Cohen anni di prigione, anche se la pena verrà notevolmente ridotta grazie alla collaborazione dimostrata.  Donald Trump continua a negare il suo coinvolgimento nella vicenda nonostante ci siano registrazioni audio che fanno pensare il contrario.

Quanto sono concreti tuttavia le conseguenze legali a cui va incontro Trump? Secondo Il Post, non  particolarmente in quanto, nonostante non ci sia alcuna legge scritta che vieti di incirmiare il presidente degli USA, tradizionalmente non si può fare. È probabile che le indagini e le accuse saranno rinviate a quando Trump lascerà la presidenza ma è ancora più plausibile che la storia verrà passata alla valutazione della Camera dei Deputati che potranno decidere se avviare o meno una procedura di impeachment.