Il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio sale a bordo della nave Diciotti con una mascherina. “Sono tutti malati di scabbia” esordisce, in riferimento ai 177 migranti a bordo della nave che batte bandiera italiana.

La scabbia è una malattia infettiva contratta dal parassita Sarcoptes scabiei hominis, il cui sintomo è il prurito intenso e i cui fattori sono la scarsa igiene, la promiscuità e la vita in comunità. Si trasmette anche solo con il contatto diretto tra un individuo sano e uno affetto.

Patronaggio addosso ha un cattivo odore, dice. Poi, però, attacca subdolamente il Ministro degli interni, che non voleva farli scendere: “qualsiasi limitazione della libertà personale – precisa Patronaggio – va punita col codice penale.”

Scoppiano poi, in rete e sui social, ironie e polemiche sulla presunta minore età dei migranti che sono stati fatti scendere. Palesemente adulti, alcuni con barba e baffi, dichiarano di avere meno di diciotto anni.

L’UE impone all’Italia che li accolga tutti, l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, assieme all’attuale, Roberto Fico, e al segretario del PD Maurizio Martina, concordano: sono saliti anche loro, sulla nave, descrivendo i migranti come denutriti e scheletrici. in difficoltà.

Il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito la linea dura della sua asse assieme all’omologo Salvini, contro l’Unione Europea, riguardo al versamento dei 20 miliardi annui e al rientro di soli 10, e in relazione a ciò all’impossibilità concreta, da parte dell’Italia di farsi carico di ulteriori migranti; Di Maio ha concluso sentenziando un laconico: “riguardo ai migranti non ci facciamo mettere i piedi in testa.” E l’UE minaccia: “non servono minacce, versare contributi è un obbligo.”