Riceviamo e volentieri pubblichiamo.

La nostra unica osservazione è la seguente: qualsiasi cosa accada i commenti non cambiano (vale anche per altri).

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La notizia del grounding di SkyWork ci lascia estremamente amareggiati, in primo luogo per i dipendenti e le loro famiglie. Nell’ottica del Ticino e di Lugano è soprattutto sospetta la tempistica dell’annuncio: si è passati repentinamente da una situazione di euforia per la prossima riapertura della tratta su Ginevra a una nuova amara delusione “cadendo dalle nuvole”. Qualcosa evidentemente non ha funzionato nella comunicazione tra le parti e questo non è ammissibile.

Rispetto ad una settimana fa per l’aeroporto di Lugano-Agno non è cambiato nulla: la tratta su Ginevra non c’era e continuerà a mancare per un periodo difficilmente quantificabile. Lunedì scorso il consiglio d’amministrazione è stato completato con l’entrata in carica di Filippo Lombardi e quindi può nuovamente lavorare a pieno regime per definire le prossime decisioni strategiche, a partire dal ripristino del volo Lugano-Ginevra.

L’importanza regionale dell’aeroporto rimane: è un’infrastruttura indispensabile per lo sviluppo del Canton Ticino, per le sue banche, industrie e commerci, per la cultura e per il turismo; e ad essa si collegano molti posti di lavoro qualificati che vanno salvaguardati.

Ci sembra tuttavia opportuno fare in modo che più compagnie abbiano la possibilità di atterrare allo scalo di Lugano-Agno. E in tal senso ribadiamo che bisogna realizzare al più presto un moderno sistema di avvicinamento satellitare che faciliti l’atterraggio degli aerei.

Angelo Petralli, presidente della Sezione PPD e GG Lugano

Michel Tricarico, capogruppo PPD e GG nel Consiglio comunale di Lugano