Se in un’orrida foto compare un aguzzino dello Stato Islamico intento a torturare o ad eseguire una sentenza di morte a un prigioniero, la colpa non è del guerrigliero del califfato. Bensì di chi, quella foto, l’ha postata. Niente meno che Marine Le Pen.

La presidente del Rassemblement National, ex Front National, lo ha annunciato oggi su twitter:

@MLP_officiel
8 h8 ore fa
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Je croyais avoir eu droit à tout : eh bien non ! Pour avoir dénoncé les horreurs de #Daech par tweets, la « justice » me soumet à une expertise psychiatrique ! Jusqu’où vont-ils aller ?! 🤯 MLP

Se condannata, la Le Pen, indagata da marzo di quest’anno, rischia 3 anni di carcere e 75mila euro di multa, per aver diffuso immagini di estrema violenza dell’Isis che anche dei minorenni potrebbero aver visto.

Come Gilbert Collard, suo collega, era stata privata dell’immunità parlamentare per aver postato l’immagine di un uomo dato alle fiamme. Sarà per tanto processata, e si vedrà.