Come recita il comunicato stampa: “dopo lo straordinario successo della mostra Dentro Caravaggio, Ad Artem vi propone l’approfondimento delle fondamentali tematiche emerse con la grande esposizione di Palazzo Reale. Grazie a Caravaggio La mostra immersiva, che si terrà al Museo della Permanente di Milano dal 6 ottobre 2018 al 10 febbraio 2019, sarà possibile ripercorrere le tappe della vita e dell’opera del genio lombardo.
Attraverso un sofisticato sistema di multi-proiezione a grandi dimensioni, i visitatori potranno conoscere il “Caravaggio nascosto”, sia attraverso il racconto di episodi inediti della vita dell’artista, sia grazie ad una particolare visione di molti capolavori solitamente inamovibili. Si ripercorrono così l’epoca della gioventù milanese del Merisi, la stagione dei grandi successi romani, gli anni difficilissimi di Napoli, Malta, Palermo”.
Michelangelo Merisi quindi oltre la tela, appunto, proiettato per una “experience exhibition” dal sapore non solo immersivo ma anche curioso sul lavoro dell’artista. Grazie infatti ai 16 proiettori, gli effetti sul girato e l’alta risoluzione dei dettagli sono sorprendenti, in particolare negli effetti tra pavimento, soffitto e le pareti. Non solo quindi la voglia di trasmettere anche ai più giovani, che solitamente in un museo seguono poco le spiegazioni dei quadri, la passione e la scoperta di un pittore tanto illustre; ma permettere a chi già lo ama e lo conosce di andare oltre una semplice divulgazione scientifica per apprendere i retroscena di quelle spietate rappresentazioni della realtà. La mostra di MondoMostreSkira si avvale di un percorso fedele alla cronologia degli eventi, come fosse quasi la narrazione teatrale , suddiviso in quattro atti , in 40 opere dell’artista. Un vero e proprio “percorso emozionale” dell’arte che, in estrema sintesi, è anche quello che offre la Fondazione Prada, sede di Milano con l’inserimento proprio di due opere di Caravaggio nel percorso espositivo di “Sanguine ” visitabile sino al 25 Febbraio: un Caravaggio “maestro”come colui che innesca il meccanismo del Barocco, che poi è il tema appunto della mostra.