Il rispetto di se stessi come mood contemporaneo tra Svizzera ed Italia e nuovi materiali 

Ogni anno il Festival dello Yoga, approda nella vicina Milano, in veste sempre più internazionale e con una partnership svizzera. Quest’anno fara’ parlare di sè una 13 esima edizione del tutto nuova ed in una nuova location, il Palazzo del Ghiaccio di Milano. Il tema affrontato quest’anno dal 19 al 21 ottobre 2018 è quello del “conosci te stesso”. Il rispetto di se stessi come mood contemporaneo? Forse. Ma non solo. C’e’ anche una bella collaborazione tra Svizzera ed Italia.

C’e’ infatti anche un pò di Svizzera nel Festival, infatti la compagnia aerea Swiss − Swiss International Air Lines ( che è la principale compagnia aerea svizzera con sede a Zurigo), ha aderito con una partnership dal titolo “In viaggio verso me stessa”: rilassarsi insomma volando con Swiss verso più di 100 destinazioni in tutto il mondo con alcuni semplici movimenti yoga per rilassarsi durante il volo. Ma non solo.

Il festival italiano vanta Maestri di yoga di rilievo internazionale con numerosi workshop per i partecipanti. Che siano essi principianti, intermedi, esperti o maestri tra cui: il neozelandese Swami Govindananda e le sue meditazioni, la francese Monica Bertauld nota per il suo lavoro sulla posturologia e la americana Phandora Williams per il suo vinyasa Yoga oltre che l’italiano Antonio Nuzzo con il suo straordinario approccio.  In Italia non dimentichiamo che è appunto il Festival di yoga più grande in Italia. La compagnia aerea svizzera Swiss con la sua partnership, ha reso possibile per esempio, la presenza di  Swami Govindananda, per la prima volta in Italia e che è potuto essere in questo modo uno dei protagonisti indiscussi di questa edizione del Festival.

Swami Govindananda, recita la sua presentazione, è un grande conoscitore dell’india e delle sue tradizioni e la sua classe di masterclass offriva una lezione non solo teorica ma anche meditazione, pranayama, canti e recitazione di mantra inusuali da trovare in Europa così ben esplicitate e su di un tema, appunto  “conosci te stesso”, che richiede intelligenza e grande senso dell’umorismo, che hanno reso la masterclass anche piacevole all’ascolto.

Non solo quindi una partnership tra Italia -Svizzera per sconti su viaggi o prenotazioni aeree, ma una vera e propria collaborazione sulla tematica del “conoscersi” come mood del contemporaneo, che ha coinvolto anche un’altra protagonista del Festival Vittoria Frua, insegnante di Yoga Somatico, autrice del libro Yoga edizione Vallardi e che ha curato il piccolo vademecum distribuito ai partecipanti del festival su alcuni semplici movimenti da svolgere durante un volo aereo di “pranayama” ovvero di controllo del respiro.

E così, in questo forte senso di collaborazione e dedizione che si inserisce anche il lavoro dei volontari che offrono al festival il contributo più prezioso: la passione generosa per una disciplina quale lo yoga come ha detto  Giulia Borioli, presidente e fondatrice del festival : “[…] investe tutti gli aspetti della nostra vita, non solo quello fisico- il più seguito in Occidente- ma soprattutto la ricerca della propria interiorità e l’equilibrio con il mondo circostante. Solo quando impariamo ad ascoltarci e sintonizzarci con l’intero universo possiamo raggiungere un reale benessere e una totale beatitudine e questo è uno dei più importanti benefici che lo yoga regala a chi lo pratica”. Obbiettivo divulgativo quello dello yogafestival italiano, che da oltre 10 anni avvicina alla pratica orientale in modo apartitico apolitico non religioso e riconosciuto come patrimonio UNESCO dell’umanità.Asana e meditazione ma anche stand, massaggi, trattamenti di bellezza e di riflessologia, artigiani del settore e shopping yogico di qualità come per esempio la nuova collezione “asanamat”, shop online dedicato allo yoga che ha ideato, grazie a materiali di altissima qualità dei design unici e da materiali inediti: microfibra ma , soprattutto sughero e gomma naturale. Un mondo curioso e perchè no,da vivere da protagonisti. E data la vicinanza con Milano, sicuramente da visitare.
Cristina T. Chiochia