La lettera aperta – ai dirigenti e ai militanti PPD – di Alessandro Simoneschi da noi pubblicata ieri non sembra aver sortito effetti dirompenti. Essa manifestava insoddisfazione per l’operato della Commissione cerca (Passalia) e rilanciava, un po’ in extremis ma con calendario annesso, le “primarie pipidine”. Scopo: galvanizzare il partito in vista delle elezioni d’aprile e rimescolare le carte dopo una procedura che Simoneschi ha definito “teatrino”.

La Regione dedica alla lettera un lungo articolo. Anche il Corriere riferisce, citando l’opinione del presidente del partito, debitamente interpellato.

Da noi contattato, Simoneschi ha tenuto a precisare che dietro la sua lettera non c’è in alcun modo una “manovra” Solo amore per il partito, consapevolezza delle sue attuali difficoltà e desiderio di un dibattito più vitale (uscita dal torpore). Una nostra proposta di intervista non è stata accolta.

Il presidente Dadò non dà spazio. “Poteva essere un’idea ma adesso è tardi. In ogni caso gli organi del partito hanno scelto un’altra via”.

Dadò conferma tuttavia che la nota lista per il CdS – Beltraminelli, De Rosa, Zumthor, Frapolli,Rossi – non dev’essere, per il momento, considerata definitiva,