Il famigerato boss della mafia americana, l’89enne James “Whitey” Bulger, di origine irlandese, è stato trovato morto martedì nella prigione federale di massima sicurezza a USP Hazelton, nel West Virginia. È morto il giorno dopo essere stato trasferito dalla Florida, dove era rinchiuso nel penitenziario Coleman II a Sumterville.

Pare sia stato ucciso da un detenuto con legami di mafia, all’interno della prigione. Le autorità non hanno comunicato la causa della morte in quanto è in corso l’indagine dell’FBI.

Bulger, soprannominato “Whitey” per i suoi luminosi capelli color platino, è stato a lungo un “famoso” boss della criminalità organizzata e capo della banda “Winter Hill Gang” a Boston oltre ad essere stato un informatore confidenziale per l’FBI a partire dal 1975. Fuggito nel dicembre del 1994 a seguito di una soffiata del suo amico ex-agente FBI, John Connolly, che in seguito fu condannato per ostruzione alla giustizia, che lo avvertì che stava per essere incriminato. Sfuggito alle autorità per 16 anni e classificato come uno degli uomini più ricercati d’America con una taglia di 2 milioni di dollari, è stato catturato e arrestato nel giugno del 2011 a Santa Monica, in California, fuori da un appartamento mentre era in compagnia della sua fidanzata di vecchia data Catherine Greig.

A processo nel 2013 è stato riconosciuto colpevole di attività criminale per racket, riciclaggio di denaro ed estorsioni con 32 capi di accusa e coinvolto in almeno 11 omicidi di persone considerate membri di bande rivali, testimoni o semplici sospettati di essere informatori. Era stato condannato a due ergastoli.

Il fratello minore di Bulger, William Bulger, è un politico democratico americano in pensione. Ebbe un mandato che durò diciotto anni come presidente del senato del Massachusetts, e fu anche presidente fino al 2003 dell’Università del Massachusetts. Fu costretto a dimettersi dalla carica di presidente dell’università quando si rifiutò di testimoniare in Congresso sulle presunte comunicazioni che aveva con il fuggitivo fratello James.

Hollywood ha sempre avuto un lungo fascino per i mafiosi, e la vita di Bulger ha ispirato sia il film vincitore del miglior film d’azione e drammatico del 2006 di Martin Scorsese, “The Departed”, interpretato da Jack Nicholson e ambientato a South Boston, sia il film “Black Mass” di Johnny Depp del 2015. Il film era basato sull’omonimo libro scritto nel 2001 che racconta la vera storia di come l’agente federale Connolly, interpretato da Joel Edgerton, riuscì a persuadere il controverso mafioso irlandese, interpretato da Johnny Deep, a collaborare con l’FBI per eliminare un nemico in comune: la mafia italiana.

Bulger era un sicario, un protetto e un partner. Ma aveva una specie di immagine simile a Robin Hood tra alcuni abitanti della sua città, perché era conosciuto per aiutare le anziane signore di strada e offrire cene di ringraziamento ai suoi vicini. Ma un funzionario di polizia in pensione che ha indagato su di lui, Tom Duffy, ha dichiarato che “si potrebbe leggere negli annali della storia criminale e sarebbe difficile trovare qualcuno diabolico come Bulger, uccidere persone era la sua prima opzione”.

Durante una ricerca nel suo appartamento a Santa Monica di fronte alla spiaggia, gli agenti hanno trovato oltre 800 mila dollari in contanti e più di 30 pistole nascoste nei buchi delle pareti. Il direttore dell’immobiliare che gestiva l’edificio, disse che all’epoca i due usavano i nomi di Charles e Carol Gasko e che pagavano regolarmente sempre in contanti l’affitto mensile di 1’145 dollari negli ultimi 15 anni.

Fu catturato perché l’FBI seguiva da tempo, attraverso le telecamere, la fidanzata Greig. Avevano notato che era nota per frequentare i saloni di bellezza e farsi pulire i denti una volta al mese.