…Ma la realtà è un’altra. E a spiegarlo è proprio lui, il Ministro dell’Interno, che ai microfoni del Palazzo delle Presentazioni a Roma, con un sorriso ha ammesso:

“Venerdì a scuola c’è sciopero, mi ha detto mio figlio. Io gli ho chiesto contro che cosa e lui mi ha risposto: contro di te… Ha fatto anche quello che io in gioventù non avrei fatto, cioè mi ha chiesto ‘che faccio?’. Io gli ho risposto ‘vai a giocare a pallone, magari è meglio che eviti di andare al corteo perché se becchi qualche giornalista sbagliato non fai una bella figura…’ È il secondo giorno che mio figlio sciopera contro di me: prima lo sciopero sul decreto sicurezza e ora quello contro scuole sicure (il provvedimento contro la droga nelle scuole, n.d.r.)”.