INTERPELLANZA URGENTE
Dopo le avvisaglie della scorsa estate, da qualche giorno circola insistente la voce nel quartiere di Camorino che presto sarà ufficialmente annunciata, in un comunicato e in un incontro con la popolazione, la chiusura dell’ufficio postale.
Anche se la notizia non coglie completamente di sorpresa, visto l’ardore semplificatorio delle prestazioni alla popolazione sviluppato nell’intera Confederazione da La Posta, società anonima ma ancora interamente di proprietà della Confederazione e con nel suo mandato evidenti compiti di servizio pubblico, le prospettive di chiusura sollecitano i sottoscritti consiglieri comunali a inoltrare la presente interrogazione articolata nelle seguenti domande:
1. Il Municipio della Città di Bellinzona è informato ufficialmente dei progetti di chiusura dell’ufficio postale del quartiere di Camorino? Nel caso negativo non ritiene che La Posta non possa ritenersi l’unico interlocutore diretto con la popolazione del quartiere ma ne debba almeno informare anche l’Autorità comunale responsabile?
2. Qual è in ogni caso la valutazione del Municipio sui progetti di chiusura de La Posta?
3. Non ritiene il Municipio che nel proprio mandato vi sia anche la tutela di una distribuzione equa, su tutto il comprensorio della città, dei servizi primari, tra i quali si colloca sicuramente anche un ufficio postale?
4. C’è un concetto di distribuzione di questi servizi primari elaborato da parte del Comune e sotteso ad assicurare un’adeguata infrastrutturazione e adeguati edifici per accogliere gli stessi?
5. Il Municipio ritiene ipotizzabile la sostituzione dell’ufficio con una semplice agenzia? Oppure il rinvio dell’utenza agli uffici postali circostanti, a quello di Sant’Antonino, che peraltro non fa nemmeno parte della città, o a quello di Giubiasco, aumentando in questo caso il caos di traffico che già vi incombe?
6. Nel caso non vi fossero ancora stati contatti in merito all’ipotizzata chiusura con le Autorità comunali da parte de la Posta, come intende attivarsi il Municipio?
Dato il carattere scottante della questione e anche per attivare eventuali contromisure a carattere popolare, i firmatari si augurano una sollecita presa di posizione sul tema.
I deputati al Consiglio comunale:
Renato Dotta (PLRT) Federico Rossini (PLRT)