Potrebbe essere la prima “capsula temporale” della storia: un contenitore pensato per preservare gli oggetti e tramandarli ai posteri. E’ una nota temporale, niente di che, anzi forse è moltissimo: dice i nomi dei personaggi più famosi del tempo, dei passatempi popolari, della situazione economica della Spagna del secolo decimoottavo, e di questioni politiche e religiose.

Spagna, cattedrale di Burgo de Osma, comune spagnolo della comunità autonoma di Castiglia e Leon, alta valle del Duero. I restauratori sono al lavoro per restaurare la statua lignea del Cristo, e nella parte posteriore vedono un pezzo di stoffa, che copre una presunta crepa. Il pezzo di stoffa viene rimosso, ed ecco la sorpresa: all’interno un foglietto ripiegato su quattro lati, firmato dal sacerdote Joaquìn Minguez su entrambi i lati.

“Lo scultore” dice Efren Arroyo, storico e supervisore del restauro “doveva essere probabilmente consapevole e d’accordo col padre della cattedrale per inserire il biglietto nella speranza – o, forse, addirittura una scommessa,- che dopo anni venisse ritrovato.” Altro, che anni, dopo secoli!