Il 27 gennaio 1945 l’Armata Rossa entrò ad Auschwitz, liberando quello che sarebbe diventato, per sempre, il più famoso campo di sterminio della storia, vero simbolo dell’Olocausto.

Ogni anno quel giorno fondamentale viene ricordato e celebrato, sotto il nome di “Giorno della memoria”. Continuare a ricordare affinché la barbarie non si ripeta mai più.

L’Associazione Svizzera Israele, presieduta dal dottor Adrian Weiss, ha organizzato un evento che è, tecnicamente, un doppio affascinante spettacolo, anche se la parola suona inadatta a una solenne commemorazione.

C’era il pubblico delle grandi occasioni, con i rappresentanti dell’autorità politica (Borradori, Badaracco, Gobbi) e molte persone “che contano”. Il “giro” dell’Associazione è vasto e influente. Siamo ormai sotto elezione e non mancavano tra il pubblico candidati di primo piano, come Alex Farinelli, Amalia Mirante e Raffaele De Rosa.






Destinatario sconosciuto, tratto da un romanzo breve di Katherine Kressmann-Taylor (adattamento e regia di Rosario Tedesco), narra la storia di due amici fraterni, Max e Martin, soci in affari in America. Martin (tedesco) decide di rientrare in Germania, mentre il nazismo è alle porte. Max (ebreo) rimane. I due si scrivono intensamente, tra Berlino e San Francisco. La prima lettera è del novembre 1932. Il 30 gennaio 1933 il presidente Hindenburg nominerà Adolf Hitler Cancelliere del Reich.

Martin subisce, sempre più rapidamente, il “fascino nero” del nazismo, esalta il mito dell’azione e minimizza le violenze antisemite. Abbandona alla violenza delle SA la sorella di Max, attrice, che era stata la sua amante e che aveva cercato, disperata, rifugio da lui.

Max, da San Francisco, si vendicherà con astuzia e Martin perirà, vittima egli stesso della ferocia che aveva giustificato.


Brundibàr, operetta per bambini, rappresentata per 55 volte nel campo “modello” di Terezin (Theresienstadt). Brundibàr è la metafora di un mondo devastato dal Male nel quale i bambini possono agire in favore del Bene grazie alla loro innocenza e alla loro capacità di amare.