Sea Watch, la Corte di Strasburgo “No allo sbarco, sì assistenza”

Macron sostiene che i 49 migranti della Sea Watch debbano sbarcare in Italia, per poi essere redistribuiti in Europa. Per una volta d’accordo con il premier italiano Conte, che dichiara la disponibilità da parte di 5 paesi dell’UE.

La Corte Europea dei diritti umani, ha deliberato di mantenere le misure d’urgenza in vigore sulla nave sino ad un’ulteriore notifica. In base alla regola 39, che viene applicata solo in misure speciali, la Corte di Strasburgo può chiedere ad uno Stato di adottare un tot di migranti.

Macron ribadisce “bisogna applicare tre principi: quello dello sbarco in Italia, porto più vicino, quello della redistribuzione e quello secondo cui le ong rispettino le regole.”

Salvini invece risponde “sbarcheranno in Italia solo se andranno in Olanda o in Germania: la prima paese della bandiera che batte la nave, la seconda paese della ong che trasporta i migranti. In Italia abbiamo già accolto, anche troppo.”

il ministro Toninelli, infine, dichiara “l’Italia aprirebbe  i porti solo per un corridoio umanitario, per mandarli subito in Olanda.” richiamandosi a un’europa solidale e responsabile.