Lorenzo Orsetti, 33 anni, toscano, era da un anno che era partito dalla sua Firenze per sostenere militarmente i curdi nella lotta allo Stato Islamico. E’ morto insieme a tutti gli arabi anti Isis del suo gruppo,  in un attacco islamista. Il padre: “Siamo orgogliosi di lui.”

Tekoser, nome di battaglia. Lorenzo, nome di battesimo. Una carta d’Identità e una di credito pubblicate dagli spregevoli terroristi islamici, su Telegram.

Alessandro Orsetti, padre del giovane combattente, racconta: “Lorenzo mi diceva sempre ‘se non sentite notizie è meglio. Se invece sentirete qualcosa, dovrete preoccuparvi.’ Stamattina mi ha telefonato il comandante curdo e mi ha detto che Lorenzo è morto, insieme a tutti quelli del suo gruppo, in un contrattacco dell’isis. Sembra che il suo gruppo sia stato accerchiato, era con un’unità araba. ,li hanno uccisi tutti”. E tra le lacrime, conclude “gli avevamo detto di tornare a casa, la sua missione era finita. Ma lui aveva un ideale e voleva perseguirlo, voleva aiutare e liberare il Medioriente dalla piaga islamista. Ci aveva chiesto i soldi per un giubbotto antiproiettile, noi glieli avevamo inviati. Lo avremmo voluto di nuovo tra noi, ma a sua battaglia era anche la nostra.”

Lo stato islamico è in ritirata e, per questo, più velenoso che mai. E come un cancro che non vuol retrocedere, attacca, fino all’ultimo.

In una lettera testamento, scritta forse quasi sotto quel senso di predestinazione, quell’alone del fato che incombe, Lorenzo aveva scritto: “Ciao, se state leggendo questo messaggio significa che non sono più in questo mondo”. Nonostante questa prematura dipartita, la mia vita resta comunque un successo e sono quasi certo che me ne sono andato con il sorriso sulle labbra. Non avrei potuto chiedere di meglio.”

Lorenzo Orsetti voleva liberare l’Oriente dall’Isis, come i crociati contro la Jihad: fu questo, checché ne dicano le polemiche decontestualizzate e posteriormente sorte, il motivo principe della Prima Crociata: salvare un mondo, sull’orlo dell’incombere di secoli bui.

 

L’immagine diffusa dall’isis su telegram
I documenti di Lorenzo Orsetti, immagine diffusa dall’isis su telegram