Un fatto di sangue atroce si è consumato a Basilea, attorno alle 12.30 di ieri. Un bambino di 7 anni è stato accoltellato da una donna di 75 anni, cittadina svizzera, all’uscita della scuola che frequentava sul St. Gallen-Ring. L’insegnante del piccolo, che in quel momento stava uscendo anche lei dalla struttura, l’ha visto sul marciapiede e ha immediatamente allertato i soccorsi. Il personale dell’ambulanza ha dapprima tentato di rianimare il bambino sul posto ma poi è stato prontamente portato in ospedale pediatrico universitario dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico d’emergenza, ma purtroppo è deceduto poco dopo a causa della gravità delle ferite riportate.

Le ricerca dell’autrice del delitto era scattata immediatamente ma poco tempo dopo la 75enne si è spontaneamente presentata in procura e ha confessato l’omicidio. Stando a una prima ricostruzione subito dopo l’aggressione la donna si è diretta nel vicino parco Schützenmattpark e ha avvisato via sms alcune persone ed istituzioni di quello che aveva appena fatto per poi andare direttamente alla polizia. Non è affatto chiaro per adesso cosa abbia portato la donna a compiere il delitto né quale sia stata la dinamica del folle gesto. Da poche ore è noto solo che non esiste nessun legame tra l’anziana e il bambino o la sua famiglia, originaria del Kosovo. L’autopsia ha confermato che il piccolo è morto a causa della grave ferita inferta sul collo.

Insegnanti e compagni sono assistiti da psicologi mentre la famiglia non ha rilasciato dichiarazioni. Ticinonline tuttavia ha riportato la testimonianza di un’amica di famiglia che ha affermato che la madre non ha saputo dell’accoltellamento fino alle 20.00. “Pensava fosse rimasto ferito da un’auto in un incidente della circolazione. Solitamente andava sempre lei a ritirare il bimbo da scuola. Ma ieri non ha potuto visto che da due giorni è ricoverata in ospedale”. Scossi anche gli inquirenti che hanno dovuto affrontare un caso tanto tragico. Daniel Ballmer, giornalista della “bz Basel” ha raccontato al Corriere del Ticino: “Si è notato che gli inquirenti, che fanno questo mestiere già da molti anni, erano pure loro scossi da questo caso, un bambino di sette anni che viene ucciso in strada. Ciò non ha lasciato indifferenti nemmeno loro. Non hanno ancora potuto dare, tramite il comunicato stampa, molte informazioni, ma hanno fatto trasparire che partono dal presupposto che il bambino sia stato una vittima casuale di questo omicidio, mentre la donna, verosimilmente, potrebbe essere confusa o psichicamente instabile. Per il momento, in via ufficiale non fanno però alcuna speculazione, naturalmente. A quanto pare la donna è andata a costituirsi direttamente. Si è recata all’accettazione in procura e ha detto di essere stata lei. E quelli all’accettazione non sapevano ancora nulla. La donna è stata fermata e da allora viene interrogata”. Si attendono ulteriori sviluppi sulla tragica vicenda.