È finita bene la spaventosa esperienza dei 1000 passeggeri della Viking Sky, la nave da crociera finita in avaria ieri al largo della Norvegia, nella baia di Hustadvika, a causa di un guasto al motore. Era stato immediatamente lanciato il mayday per ricevere i soccorsi ma la situazione non era tra le migliori: le fortissime raffiche di vento accompagnate da onde alte 9 metri non hanno di certo facilitato le operazioni. “È stato terrificante. Non ho mai vissuto niente di così spaventoso, credevo di morire” ha raccontato una passeggera, mentre altri hanno twittato parole di ringraziamento all’equipaggio che a quanto pare ha fatto di tutto per far sentire i passeggeri al sicuro nonostante la situazione.

Sono 16 le persone ferite, 3 in modo grave ma ora la nave è finalmente rientrata al porto di Molde, a 500 km da Oslo. Già la sera di sabato dei 915 passeggeri presenti a bordo, 155 erano stati tratti in salvo mentre stamattina 300 persone erano state recuperate dagli elicotteri. I velivoli tuttavia riuscivano a trasportare fino ad un massimo di 15 persone alla volta: il fatto che la stragrande maggioranza dei passeggeri fosse rappresentata da anziani che non potevano sostenersi senza aiuto ai cavi degli elicotteri non ha fatto che peggiorare la situazione. Portarli tutti a terra avrebbe preso moltissimo tempo e poteva diventare potenzialmente pericoloso.

La situazione si è più o meno normalizzata quando l’imbarcazione è riuscita a far funzionare tre motori su quattro ed avanzare lentamente verso il porto più vicino. L’intera operazione è stata estremamente delicata, il minimo problema sarebbe bastato per mandare l’enorme imbarcazione a fondo con ancora quasi tutti i passeggeri e l’equipaggio a bordo.

Per fortuna tutto è andato per il meglio ma l’incidente sarebbe potuto finire in tragedia. Quello dove è stata sfiorata la tragedia è un tratto di mare particolarmente pericoloso: quello della Viking Sky è infatti il secondo incidente in pochi giorni. Solo sabato scorso i soccorsi avevano dovuto salvare nove persone che si trovavano a borso di un peschereccio che stava per capovolgersi.