Il Ticino come itinerario dell’arte in natura e non: la bellezza della Svizzera
di Cristina T. Chiochia
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La presentazione di questa splendida opera ha avuto eco anche all’estero. Dall’Italia abbiamo ricevuto un interessante contributo, che con piacere pubblichiamo.
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Ci sono luoghi del silenzio e posti che paiono sacri. Di questo si è parlato sabato 16 marzo al LAC di Lugano, alla presenza del sindaco Borradori, del capodicastero Cultura Badaracco, del consigliere di Stato Beltraminelli e di un pubblico particolarmente scelto e numeroso. Un bell’incontro con Salvatore Maria Fares e Stefano Zuffi, gli autori dell’opera, edita da Skira. Ecco che si delinea in modo dinamico e interessante quella che è la vera sacralità del fiume Ticino tra architettura e arte. La bellezza del Canton Ticino tra scenari e paesaggi.
Che siano montani o lacustri ecco come la natura ha reso la terra ticinese del cantone inconfondibile non solo morfologicamente, ma anche per quella varietà e densità di specie che su di essa trovano ospitalità.
Come recita il comunicato stampa: “”Lungo un arco di 1500 anni si va dall’antichissimo battistero paleocristiano di Riva San Vitale agli edifici sacri contemporanei, passando per la stagione romanica dei maestri comacini e campionesi, per le raffinate presenze rinascimentali, per i sontuosi complessi barocchi di stucchi e affreschi. Molti sono inoltre i capolavori d’arte presenti nelle chiese ticinesi: sculture, dipinti, cicli pittorici, alcuni dei quali davvero eccezionali per rarità e bellezza. Questo volume raccoglie, illustra e documenta il patrimonio architettonico e artistico ticinese, presentando tutti i principali edifici sacri del Cantone, organizzati lungo itinerari territoriali che ne facilitano la visita”.
Una passione, quella di Stefano Zuffi per la divulgazione di un territorio, quello ticinese che è fatto di studi e documentazioni, materiali storici ed architettonici compresi. A cui fa da controcanto quella di Salvatore Maria Fares, noto per essere una illustre voce della radiotelevisione svizzera di lingua italiana che si è distinto per importanti programmi di cultura e divulgazione. Un mix che testimoniano le oltre 300 trasmissioni di “riguardiamoli”, programma dell’arte e monografie di maestri. Un libro che parla di Svizzera agli Svizzeri. E perchè no, alla vicina Italia che potrà , leggendolo, farsi un’idea più chiara del fascino di oltre frontiera.