Ticinolive ha manifestato su Facebook il suo interesse per il “caso” Greta Thunberg, oggi alla ribalta più che mai, in bilico tra folli entusiasmi e spietate contestazioni.

Per il momento abbiamo ricevuto questo articolo “contro”, che pubblichiamo senza alcun commento (nome dell’autore noto alla redazione).

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Greta Thunberg non ha alcuna preparazione per parlare di riscaldamento globale. E’ una studentessa svedese di 16 anni, non è laureata in chimica, non sa nulla – scientificamente – di climatologia e di ambiente. Racconta di essersi appassionata alla causa del riscaldamento globale quando, anni fa, vide un documentario a riguardo. Così, da settembre 2018, ha iniziato a disertare la scuola il venerdì, protestando per ridurre le emissioni dei gas serra. Dal Parlamento Europeo al Senato Italiano al Vaticano: la scalata è stata facile e subitanea.

Greta Thunberg è solo un fenomeno mediatico, nulla più: osannata dai potenti della terra (quelli che lei stessa rimprovera!) è da loro letteralmente usata per essere un pro o un contro al loro programma politico. Junker le bacia la mano, Macron e Papa Francesco fanno la foto assieme a lei. Ma per quanto riguarda gli esponenti di una determinata linea politica (banalmente intesa come la “destra”) è lei stessa a rifiutare di incontrarli. Con Trump, con il quale la ragazza potrebbe parlare sì dell’uscita degli USA dal Trattato di Parigi (!) Greta ha risposto “di non aver tempo da perdere”. Altri politici invece, rivendicano in prima persona di non avere tempo da perdere di fare un selfie con lei. Instrumentum politicon (=genitivo plurale greco) quindi?

Greta Thunberg non da direttive concrete ai suoi fans. Li abbiamo visti protestare in tutt’Europa, in particolare a Roma (di cui il Messaggero ha tracciato un video-ritratto impietoso): essi non hanno coerenza. Non come Greta, almeno. Si, e lei non dice loro cosa debbano concretamente fare. E’ inutile definirsi paladini dell’ecologia, essere a favore di Greta Thunberg, se poi si mangia carne (gli allevamenti producono il 20% delle emissioni dei gas serra), ci si scalda a più di 18° d’inverno, ci si rinfresca artificialmente d’estate, ci si fa portare dai genitori in macchina sino al cancello della scuola, si viaggia in aereo, si mangia frutta fuori stagione coltivata in serra ed esportata. Perché Greta, concretamente, non parla,per esempio, della chiusura degli allevamenti intensivi, del 70% della superficie terrestre destinata agli animali da macello, o del riscaldamento troppo alto negli uffici pubblici, o altre concretezze simili? Lei dice “riducete le emissioni dei gas serra entro il 2030, o sarete i più grandi criminali dell’umanità.” E i potenti le rispondono “vai avanti così.” E’ uno scambio di vuoto eloquio inconsistente, senza soluzioni pratiche.

Greta Thunberg in un selfie a Lugano