“Scelta arbitraria e capricciosa”. Così i giudici federali della Corte della Virginia hanno definito l’intenzione di Donald Trump di eliminare le protezioni giuridiche contenuto nel programma DACA (Deferred Action for Childhood Arrivals). Il programma introdotto dall’amministrazione Obama ha l’obiettivo di tutelare i diritti dei cosiddetti Dreamers, ovvero migranti arrivati illegalmente negli Stati Uniti quando erano ancora bambini o in giovane età. Il DACA offre loro la possibilità di risiedere, studiare e lavorare legalmente per due anni negli USA se soddisfano alcuni criteri come avere la fedina penale pulita, non commettere atti che minacciano la sicurezza e infine frequentare una scuola o svolgere il servizio militare. Si stima che circa 800 mila persone hanno beneficiato del programma potendo frequentare delle scuole, andare al college e trovare un lavoro. Persone che oggi possono considerarsi americane.
Nel 2017 il presidente Donald Trump aveva deciso di porre fine al programma come parte del suo piano di attacco contro l’immigrazione illegale che a suo parere minaccia la sicurezza degli Stati Uniti. Aveva sostenendo che Barack Obama aveva ecceduto nell’esercizio dei suoi poteri costituzionali quando aveva creato il DACA bypassando il Congresso.
La questione riguardante i Dreamers è ormai da due anni terreno di scontro sul tema dell’immigrazione. Trump ha più volte tentato di barattare con i Democratici la concessione di permessi di soggiorno per due anni con la costruzione del muro al confine con il Messico, ma questo tipo di proposte è sempre stato respinto.
Intanto pochi giorni fa è stato presentato il nuovo piano per l’immigrazione sviluppato dal presidente con l’aiuto del genero Jared Kouchner. Il piano prevede che il 57% delle green card, che sono in totale circa 1 milione all’anno, siano destinati a migranti che parlano bene l’inglese, che abbiano una formazione scolastica di medio livello oppure un lavoro qualificato. Nel piano sono previsti anche dei testi di civica e di inglese. Drasticamente ridotti invece sarebbero i permessi concessi per ricongiungimento famigliare che attualmente rappresentano i 2/3 di quelli concessi. Secondo Trump si tratta di “buon senso”: “I democratici propongono confini aperti, stipendi più bassi e, francamente, un caos senza legge. Noi proponiamo un piano per l’immigrazione che mette davanti a tutto il lavoro, gli stipendi e la sicurezza degli americani”.
Non la pensa così il Congresso tuttavia che non mostra entusiasmo da nessuno dei due partiti. Non pochi sopracciglia alzate soprattutto per la totale omissione nel piano della questione dei Dreamers, considerata prioritaria dai democratici. La portavoce della casa bianca ha spiegato in una nota che la questione non è stata affrontata proprio perché considerata troppo “divisiva”.
Nel clima della campana elettorale alle porte la decisione della Corte della Virginia sui Dreamers potrebbe essere senz’altro utile all’opposizione ma la situazione potrebbe capovolgersi se il caso dovesse arrivare fino alla Corte di Washington che invece presenta alcuni giudici (Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh) nominati da Trump ed è a maggioranza conservatrice.