Austria, 18 maggio 2019. Il vicecancelliere austriaco Heinz-Christian Strache, 49 anni, si è dimesso dall’ufficio governativo dopo un video diffuso in cui veniva ripreso a offrire contratti governativi in cambio di sostegno politico a una nipote di un oligarca russo.
Il cancelliere austriaco, il giovane Kurz, aveva escluso collegamenti con Strache, forse consapevole della bomba pronta ad esplodere. Strache, che fino a ieri era anche leader dell’FPO (dal 2005!), ha lasciato la guida del partito, kurz ha accettato entrambe le dimissioni, e il politico, con voce emozionata, è apparso scosso davanti alle telecamere in conferenza stampa a Vienna.
Figura chiave dell’estrema destra europea, Strache denuncia di essere stato “vittima di un attacco politico messo appositamente in scena” per il quale i media “avrebbero atteso ben due anni.” Il politico assicura di non aver commesso “nessuna illegalità”; si difende così, da quel video, girato a Ibiza, in una lussuosa villa tra fiumi d’alcol, pare, proprio per incastrare il leader.
Le dimissioni di Strache sono, a detta di Strache stesso, una manovra per evitare ulteriore danno anche all’alleato di governo, il Partito Popolare di Kurz (OVP). ha chiesto scusa alla moglie, agli elettori e al partito, dicendo di essersi comportato “come un adolescente”.
Ma in piazza, ai piedi del palazzo della cancelleria a Vienna, 5000 dimostranti si sono riuniti per protestare contro la corruzione. Un vero e proprio terremoto politico, insomma, proprio a 8 giorni dalle europee: la donna, nipote del fantomatico oligarca russo, sarebbe stata un’adescatrice, che avrebbe poi ripreso tutto. Aljona Makarowa, questo il suo nome, si sarebbe proposta a Strache come acquirente della Kronen Zeitung, un famoso quotidiano austriaco, con una quota di 250 milioni di euro, provenienti da una fonte ignota, in nero. L’acquisizione sarebbe stata da fare tre settimane prima delle europee e in seguito alla prestigiosa compravendita, Strache avrebbe detto alla Makarowa “se lei acquisisce la Kronen e ci mette al primo posto, tre settimane prima delle europee, possiamo parlare di tutto” Galeotta, e fatale, fu quella risposta, che incastrò Strache.
7 ore di video in cui Strache con la Makarowa si lascia andare ad elogi anche a Viktor Orban, sul controllo da lui esercitato sulla stampa, e a ipotesi di finanziare il partito FPO con fonti di denaro che avrebbero aggirato la Corte dei Conti: passando per associazioni, insomma.
Ora, restano le ipotesi su chi sostituirà un caposaldo come Strache. Norbert Hofer? Ma forse bisognerà attendere le europee per vedere su chi ricadrà la scelta.