Un evento definito storico l’incontro tra il leader nordcoreano Kim Jong-un e Donald Trump. I due si sono incontrati alla frontiera tra la Corea del Sud e quella del Nord e per pochi minuti hanno attraversato il confine. Trump è diventato così il primo presidente americano ad entrare in territorio nordcoreano. “Passare al di là della linea è stato un grande onore” ha dichiarato il tycoon.

Il primo passo verso una riconciliazione dopo il fallito vertice di Hanoi è stato compiuto dal presidente americano attraverso un tweet in cui diceva di voler incontrare Kim Jong-un per stringergli la mano. L’invito è stato accolto di buon grado e il summit si è tenuto nella cosiddetta Joint Security Zone e nel territorio sud coreano dove i due hanno avuto un colloquio informale di circa 50 minuti. Anche il presidente sudcoreano Moon Jae-in era presente. Al termine dell’incontro Trump ha annunciato che inviterà Kim alla Casa Bianca e che i due paesi sono pronti ad avviare una nuova fase di negoziati.

Anche Kim Jong-un sembrava entusiasta del rinnovarsi dei rapporti trai due paesi: “Mi fa piacere rivederti. Non mi sarei mai aspettato di incontrarti qui” avrebbe detto a Trump prima di chiedergli di attraversare il confine.

Quando i due leader si erano incontrati l’ultima volta ad Hanoi per discutere della denuclearizzazione della Corea del Nord l’esito era stato disastroso: alla richiesta di Trump di smantellare l’arsenale nucleare Kim si rifiutò e chiese l’annullamento delle sanzioni in cambio di una denuclearizzazione parziale. Ora, secondo il New York Times, Washington potrebbe cedere e riconoscere Pyongyang come potenza nucleare e lavorare piuttosto nella direzione di mantenere l’arsenale stabile senza continuare a chiedere di smantellarlo. Stephen E.Biegun, il capo negoziatore statunitense tuttavia ha precisato che per ora non sta preparando nuove offerte in quanto a questo punto si tratta solo di mere speculazioni.