Winchester, nell’Hampshire, è un gioiello sassone-normanno. Sassone, poiché da qui King Alfred the Great riunì i Sette Regni di Britannia, (quella Britannia che i Sassoni avevano strappato ai Celti, abbandonati dai Romani ma che, nonostante l’opposizione vittoriosa di quello storico re che sarebbe poi entrato nella leggenda con il nome di Artù, sotto i Sassoni, che poi si civilizzarono, fiorì.) Normanna perché qui Guglielmo il Conquistatore vi fondò il suo castello, Wolvesey Castle, che per le frequenti alluvioni, poi, andò in rovina. Gioiello della Città è la Cattedrale, con i suoi archi gotici che si intersecano nel soffitto, in un eterno vortice di bellezza.

Gli archi gotici della navata central di Winchester Cathedral

E dei re sassoni e normanni, ma anche danesi, la Cattedrale conserva le vestigia: sopra al pulpito, tre re e una regina sono custoditi in preziosi e piccoli sarcofagi di legno aurato. Recentemente aperte dagli archeologi (all’interno della Cattedrale c’è un video che mostra la straordinaria missione archeologica, con tanto di accompagnamento liturgico del vescovo), le urne hanno rivelato essere piene di ossa ammassate in modo confusionario: Winchester subì infatti l’attacco delle truppe parlamentari, che mutilarono statue e dissacrarono sepolcri ma poi, quelle stesse ossa, furono rimesse al loro posto… un po’ alla rinfusa. Tra esse si sono identificati solo due corpi: la regina Emma, moglie del re Danese Canuto il Grande e il giovane Edoardo di Blois, inviso ai nobili, figlio del Conquistatore, uccisop “per sbaglio” durante una battuta di caccia.

diversi stili si intersecano, gotico e il precedente romanico-normanno

La Cattedrale prosegue nella sua rampante gotica bellezza anche all’interno, dove vita e morte si intrecciano: accanto alle tombe ottocentesche, sorge un giardino claustrale, curatissimo: le rose vi fioriscono ogni giorno.

Intagli di legno, pulpiti in marmo… nella chiesa gotica (specifichiamo gotica) più lunga d’Inghilterra (170 m), ogni opera è un’arte. la cattedrale resistette alla sfrenata collera di re Enrico VIII (ben meno fortunata fu quella di Glastonbury…) poiché fu “convertita” lesta lesta all’Anglicanesimo. In essa (sì, nel suo pavimento) riposano illustri personaggi, tra cui la scrittrice Jane Austen che quivi morì.

Dei vetri gotici originali, poco è rimasto: gli attuali, bellissimi, sono una sostituzione vittoriana.

E in pieno concorde con l’arte vittoriana è la mano di William Morris, il pittore poliedrico artista/vetraio che disegnò i vetri della Cappella di Nostra Signora, con un’Annunciazione nel perfetto, meraviglioso stile dei Preraffaeliti.

William Walker salvò la cattedrale, nel 1901. Chi era costui? Un sommozzatore che, al principio del secolo scorso, non esitò ad immergersi nelle scure e fredde acque sottostanti le mura della cattedrale (l’Hampshire ha un terreno fortemente alluvionale) per puntellare con tonnellate di cemento e mattoni le mura, che altrimenti, per il tempo e per le alluvioni, rischiavano di collassare. lavorò senza guanti e nella più totale oscurità. La sua tenuta, pesantissima e di ferro, è conservata nel museo dellaCattedrale.

Ma Winchester è anche famosa per altro: il museo militare, il bellissimo fiume Itchen, degno di un panorama all’Ofelia di Millais, e soprattutto… la Great Hall, l’ex sala del trono di re Edoardo e della Regina Eleonora, che custodisce la Tavola Rotonda di Re Artù. Fu fatta dipingere per volere di re Edoardo stesso nel 1259, per commemorare un eroe tanto amato come re Artù, entrato nella leggenda. Maestosa e alta, si affaccia nella Sala del trono che si erge sull’altura più elevata di Winchester. Una splendida testimonianza di commemorazione storica in epoca medioevale. 

Da Londra Waterloo, treno per Winchester, dunque. Ne vale la pena: una giornata tra Cattedrale, rovine del Castello, Sala del trono, Museo militare e casa di Jane Austen, vi cambierà la vita!