Immagine Wiki commons (Saffron Blaze)

GIOVANNI MERLINI  “Ma la vera questione è un’altra: riguarda la conduzione dell’AFC (Amministrazione Federali delle Contribuzioni) e il lassismo del responsabile del Dipartimento federale delle finanze (DFF), pure esponente dell’UDC: un partito che pretende di essere l’unico vero paladino degli interessi nazionali. Proprio la tutela della piazza finanziaria svizzera avrebbe dovuto indurre l’on. Ueli Maurer a ordinare immediatamente all’AFC di rinunciare a qualsiasi ricorso contro la decisione del TAF e anzi a riprenderne i criteri rigorosi nella propria prassi in tema di evasione delle domande di assistenza. Stiamo infatti parlando di dati della clientela, sensibili e protetti.” (dal CdT)

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Difficile dare torto (ci è già capitato) al candidato PLR. Aggiungeremmo anche, per buona misura, che il governo svizzero sembra cercare la sua salvezza unicamente nel cedimento. Sembra essersi convinto di avere in mano solo carte perdenti. Il popolo è disorientato e demoralizzato.

La nostra impressione, inoltre, è che l’UDC sia “accettata” (con fastidio) in governo a patto di farsi rappresentare da personalità particolarmente deboli. Il partito subisce una specie di ricatto e ne riceve un chiaro danno.

L’unico uomo di vero carattere di cui disponevano è stato cacciato a pesci in faccia. Si può parlare di un caso? Ma no.

“Der Damm ist gebrochen!” I titoli sono cubitali e la gente è sbalordita ma non tutti – a nostro avviso – hanno compreso appieno l’entità del disastro. Lo sputtanamento (parola da osteria, ma stiamo cenando al grotto) della piazza finanziaria, la reiterazione sicura dei ricatti e degli attacchi, i clienti (che non saranno magari dei santi) dati in pasto alle fiere.

Mala tempora currunt. E Merlini ha ragione (in questa specifica cosa).

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RIPENSANDOCI (aggiunta 8.8)  Non è verosimile che una decisione così grave (spingere l’AFC a ricorrere contro la sentenza del TAF) sia stata presa unicamente da Maurer. Dev’essere stata presa dall’intero governo (eventualmente a maggioranza).

Dunque Merlini (riconsiderando la vicenda) non ha completamente ragione.