Sulla “deriva isterica”
ALEX FARINELLI “La sfida epocale di portare a zero le emissioni di C02 entro il 2050 implicherà uno sforzo da parte di tutti, anche dei cittadini. Se dovessero essere introdotte delle tasse causali aggiuntive sui carburanti ritengo necessario che questi soldi tornino, sotto forma di altre prestazioni, ai cittadini stessi. Questo può avvenire ad esempio premiando comportamenti virtuosi (come investimenti nell’efificienza energetica) e migliorando le infrastrutture di trasporto.” (dal Mattino odierno)
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Da un candidato favorito (forse addirittura rispetto a Cattaneo) benché insidiato (dall’avvocatessa sprint, sempre all’arrembaggio) mi sarei aspettato qualcosa di più e di meglio che questo diligente compitino di tre righe, che ripete pedissequamente il nuovo mantra del partito.
Alex, forse non ti ricordi, ma il PLR non è sempre stato il partito delle tasse!
Erano altri tempi? Ma sì. Non c’erano Greta 1, Greta 2 e Petra. Tutte queste donne sono nuove.
La mia personale opinione è la seguente. Non è affatto certo che il Partito tragga giovamento da questa improvvisa “svolta verde”. Potrebbe addirittura esserne penalizzato. Lo scintillante (ma finito malissimo) Oscar Wilde amava dire: “Posso resistere a qualsiasi cosa, tranne che alla tentazione“. La tentazione di essere alla moda. In aggiunta tutti sanno (anche Alex) che “portare a zero il CO2 entro il 2050” è impossibile. Ammesso che il concetto abbia senso.
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Nella foto d’archivio: Alex Farinelli, sindaco di Comano, con Michele Bertini, vicesindaco di Lugano (dal 2016)