La compagnia di 
bandiera slovena e membro di Star AllianceAdria Airways, si trova ad affrontare da diverso tempo condizioni commerciali difficili, motivo per cui è alla ricerca di soluzioni finanziarie che possano consentire stabilità operativa. È da molte settimane che lotta contro le cancellazioni e ritardi di volo, ma ora i problemi sono peggiorati inaspettatamente ed è in procinto di vedersi ritirare la licenza.

Nel 2016, Adria Airways, era stata acquisita sull’orlo del fallimento dalla società lussemburghese 4K Invest, di proprietà di un fondo privato tedesco, che l’ha ricapitalizzata in gran parte con aiuti statali per oltre 4 milioni di euro. Furono vendute il 91,58% delle azioni sociali. 

Adria Airways ha i suoi aeromobili in noleggio da una società irlandese, la Trident Aviation Leasing Servicee da una società americana, la Aero Century. La scorsa settimana, a causa di mancati pagamenti delle fatture, il contratto di noleggio è stato annullato lasciando a terra due aeromobili Bombardier CRJ 900. La società irlandese che fa parte del Gruppo Falko, proprietaria della compagnia aerea low cost CityJet, è uno dei maggiori creditori di Adria Airways.

Mancando due velivoli, la compagnia sarà costretta ad annullare diversi voli che collegavano l’aeroporto di Lubiana, Pristina e Tirana con Monaco, Vienna e Zurigo.

Anche la società americana vuole annullare la collaborazione se Adria non pagherà i suoi debiti entro breve tempo

È evidente che l’eventuale sequestro di più aeromobili rappresenta l’inevitabile collasso della compagnia aerea che potrebbe portarla al fallimento.

Il governo sloveno è da tempo preoccupato della situazione economica della compagnia aerea e sta prendendo in considerazione delle alternative dato che i proprietari tedeschi hanno annunciato lo scorso luglio che erano alla ricerca di un partner strategico e che finora però non si è fatto avanti.

Il presidente del sindacato piloti, Luka Radovic, in un comunicato stampa ha sottolineato: “Osserviamo tristemente come finisce la storia di Adria Airways dopo quasi 60 anni di vita. Da questa situazione possiamo perdere tutti, sia i dipendenti della compagnia sia le attività legate alle operazioni commerciali di Adria, senza nemmeno parlare di danni economici per l’imprenditoria locale”. L’Unione dei piloti crede comunque in una soluzione in collaborazione con lo Stato. “L’attività di Adria è stata positiva in passato e riteniamo che la gestione competente possa riportarla in carreggiata, facilitando la ricerca di un nuovo proprietario strategico”, ha aggiunto Radovic.

I piloti della compagnia sono pronti a fare sacrifici e sono convinti che si potrebbe risolvere con una concessione di una garanzia da parte dello Stato per ottenere un prestito. Alla sola condizione però di consegnare la gestione temporanea della compagnia aerea allo Stato e facendo ritirare dalla proprietà gli attuali soci tedeschi.

Ci si chiede se questa attività possa essere positiva in futuro visto il problema che sta avendo ora.

Nel frattempo in Ticino sono state raccolte in poco tempo oltre 8 mila firme dall’Avio Ticino, associazione creata dalla granconsigliera del PLR Roberta Passardi per difendere l’attività dell’aeroporto di Lugano. Firme che sono state consegnate alla Commissione della Gestione di Lugano proprio mentre si discuteva della ricapitalizzazione dello scalo. 

La petizione mira a difendere i molti posti di lavoro che ruotano intono allo scalo luganese sia come lavoro diretto e come indotto. Un salvataggio ritenuto da molti di fondamentale importanza per il cantone Ticino.