“Basta una Scintilla e poi l’ondata scoppia”

Foto Wiki commons (MHM55)

FRANCO CAVALLI  “Solo chi non ha vissuto il 68 può anche solo immaginarsi che dietro Greta ci siano chissà quali forze occulte..A scatenare queste ondate storiche ci vuole prima di tutto una situazione insostenibile: adesso il surriscaldamento climatico con le sue drammatiche e prevedibili conseguenze, accompagnato dall’inerzia colpevole dei governi di fronte a questo sicuro disastro.

Nel 68 il fattore predisponente era una società autoritaria e soffocante: basti dire che in Ticino l’ondata fu scatenata perché 3 ragazze furono espulse dalla Magistrale avendo osato andare a scuola in pantaloni (assolutamente proibito!). Io che studiavo Berna avrei rischiato la prigione se avessi osato convivere con la mia fidanzata.

In queste situazione basta una Scintilla e poi l’ondata scoppia: allora furono alcuni studenti di Berkeley imprigionati per una manifestazione non autorizzata, ora Greta con il suo sciopero e le sue parole carismatiche.

Basterebbe riflettere un attimo e non lasciarsi trascinare dai peggiori istinti per capire la situazione.

Sì, la protesta climatica è il nuovo 68 ! “

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Calzante l’analogia tracciata da Cavalli con il Sessantotto. Anche allora, 51 anni or sono, un fenomeno  di isteria di massa si sviluppò rapidamente tra i giovani. Indossando l’eskimo e il fazzolettone, tenendo in mano il libretto di Mao si sentivano, nella forza compattatrice della massa, onnipotenti. Di più, ognuno di loro, nello slogan e nell’appartenenza al gruppo, trovava un senso alla propria vita.

Ciò che Cavalli nella sua commovente nostalgia non dice (perché non si ricorda) è il seguito della storia.

Per capirci. A noi questo medico di 77 anni, politico rivoluzionario, ingenuo, entusiasta, Weltverbesserer, amico di Fidel Castro, piace! Visto che la sinistra dovrà avere uno o due eletti, perché non lui?