Il Pontefice ha canonizzato cinque nuovi Santi, tra cui la Friburghese Marguerite Bays, (1815 – 1879), che era già stata beatificata da Giovanni Paolo II nell’ottobre del 1995.

Venti quattro anni dopo la sua beatificazione per volere di Giovanni Paolo II, Marguerite Bays è stata santificata.

Numerosi i pellegrini giunti in Vaticano, tra cui 300 che hanno scelto di viaggiare con l’agenzia ufficiale scelta per l’occasione; tra essi anche molti giovani, arrivati in bus.

In Vaticano presente anche Jean -Paul Conus, presidente della fondazione Marguerite Bays, dedicata alla Santa, per l’appunto, e Karin Keller-Sutter, consigliera federale, oltre a una delegazione di autorità di Friburgo alla testa della quale vi era Jean-Pierre Siggen, presidente del Consiglio di Stato e il collega Didier Castella.

Il vescovo Charles Morerod ha rappresentato la diocesi di Losanna, Ginevra e Friburgo, mentre il presidente Felix Gmur ha capeggiato la Conferenza dei Vescovi svizzeri.

Legato alla figura di Marguerite Bays c’è anche un miracolo, correlato alla Santa poiché ella sarebbe interceduta per la salvezza di una bambina di 2 anni, illesa sotto a un trattore.

Marguerite nacque l’8 settembre 1815 a La Pierraz Sivirez (FR), seconda di sette fratelli; laica e non suora, nubile, portò conforto a malati e poveri, alternando l’insegnamento del catechismo alla preghiera, alle mansioni da sarta.

Nel 1854 si ammalò di tumore, ma sarebbe miracolosamente guarita per essersi rivolta alla Madonna, della quale portò le stimmate sino alla morte, avvenuta nella città natia il 27 giugno 1879. Sei anni dopo la malattia divenne terziaria francescana.

Marguerite diviene la prima donna laica svizzera ad essere venerata dalla Chiesa cattolica, nonché la terza in assoluto. Prima di lei un altro svizzero, anzi il patrono della Svizzera (25 settembre) San Nicolao della Flue e la religiosa argoviese Maria Bernanda Butler.

Gli altri quattro santi canonizzati dal Pontefice, che ha ribadito l’importanza della preghiera semplice, sono il cardinale britannico Henry Newman, per il quale è arrivato a Roma il Principe Carlo (e, dicono altre fonti, il Principe Filippo), la religiosa romana Giuseppina Vannini, l’indiana Maria Teresa Chiramel Mankidiyan e la brasiliana Dulce Lopes Pontes.