Cassis a Lugano (LAC) – Foto Ticinolive

Cassis  (…) C’è un moderato ottimismo: ciò che ho portato sul tavolo del Consiglio federale è nelle grandi linee buono. Sono tuttavia necessari i tre chiarimenti detti: aiuti statali che toccano i Cantoni nella loro libertà, la direttiva UE sulla cittadinanza, la protezione dei salari con le misure accompagnatrici sui lavoratori distaccati. Ottimismo sì, ma la strada non è ancora conclusa. Quando questi tre punti saranno chiariti, il Consiglio federale firmerà e manderà la proposta in Parlamento.

D: C’è però un quarto punto su cui il Consiglio federale non vuole più entrare nel merito ma che potrebbe essere decisivo nel caso in cui ci fosse la votazione popolare: è l’aspetto meramente istituzionale, la composizione delle controversie con il ruolo della Corte di giustizia dell’UE in ultimissima istanza. Rischio sottovalutato?

Non è che il Consiglio federale ha deciso di disinteressarsi di questo aspetto: abbiamo semplicemente preso atto che la larghissima consultazione effettuata nel Paese ha evidenziato i tre punti detti prima e non quello del Tribunale arbitrale e del ruolo della Corte dell’UE.

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Interessante, lunga e impegnata intervista del ministro degli Esteri sul Corriere odierno. Ne propongo un frammento.

Divertente e furbesca la presa d’atto circa i risultati della “larghissima consultazione”: “Niente obiezioni al Tribunale arbitrale, niente opposizione alla Corte dell’UE”. Si aspettava forse che venissero dal PLR ? Magari dal PS ? Eventualmente da economiesuisse? Un sorriso bonario ci starebbe tutto.

Personalmente sono pessimista. È evidente che si finirà davanti al popolo. Ma con quali probabilità di vittoria? Salvare l’umanità dall’Apocalisse climatica, o salvare la piccola (chiusa ed egoista) Svizzera?

Anche Ignazio non dorme benissimo. I Verdi, gonfi di voti, inebriati, trionfanti, punteranno al suo seggio. Inquietudine. Petra Gössi ribatterà: “non serve, ragazzi, siamo già verdi noi!”. 

Complimenti al consigliere federale per la bella intervista.