La giornalista Daphne Caruana Galizia era conosciuta a Malta come una donna WikiLeaks per il suo lavoro di denuncia della corruzione all’interno della cerchia politica del suo paese. È stata uccisa nell’ottobre del 2017, all’età di 53 anni, con un’autobomba fatta esplodere vicino alla sua casa nel villaggio di Bidnija. Un episodio che ha scioccato tutti e ha portato a domandarsi sullo stato di diritto nella repubblica maltese.

Un sospetto intermediario, identificato come Melvin Theuma, è stato arrestato giovedì scorso durante un raid per un’indagine separata condotta dall’Interpol su un presunto giro di riciclaggio di denaro di cui il sospettato fa parte. La polizia maltese ha sequestrato tutti i dispositivi in possesso dell’uomo dopo aver ricevuto il via libera dal magistrato che conduce l’indagine di omicidio. Interrogato dai funzionari investigativi, Theuma ha offerto di nominare coloro che hanno dato l’ordine di uccidere la giornalista chiedendo, tramite il suo avvocato, la grazia in cambio delle sue informazioni.

Il primo ministro maltese, Joseph Muscat, ha confermato proprio oggi la concessione del perdono presidenziale in cambio della condivisione delle prove. Si ritiene che Theuma abbia collegato il mandante dell’omicidio agli uomini che hanno commesso l’assassinio della giornalista nonché alle persone che hanno contribuito a procurare l’esplosivo. Un passo avanti importante dunque nella caccia a coloro che hanno organizzato l’omicidio di Caruana Galizia.

Secondo fonti investigative, le indagini portano a tre sospettati chiave  nell’assassinio della giornalista. Uno di questi è un importante uomo d’affari maltese: la giornalista stava indagando sui suoi rapporti commerciali prima che fosse uccisa. Le prove sono ancora in fase di raccolta, ma gli investigatori sono certi che Caruana Galizia sia stata uccisa a causa di ciò che ha scritto e che stava per rivelare su quest’uomo d’affari. Tra le sue indagini c’era anche una importante rivelazione riguardo due membri del governo laburista di Muscat i quali avevano acquisito società segrete a Panama subito dopo aver assunto la carica governativa.

Altri due uomini sono sospettati di essere coinvolti nell’omicidio. Uno è collegato al gioco d’azzardo e l’altro collegato al mondo del contrabbando. Nessuno dei tre è stato ancora chiamato per un interrogatorio. La polizia sta mettendo insieme le prove sufficienti a garantire un procedimento giudiziario. L’Europol, l’agenzia governativa della polizia europea, ha svolto un lavoro chiave nelle indagini del 2017 nel rintracciare i tre uomini che presumibilmente hanno piazzato l’esplosivo nell’auto della giornalista.

Il primo ministro Muscat, ha affermato che il perdono si applica su tutti i casi in cui Theuma possa essere processato a condizione che fornisca al tribunale le prove concrete e che si traducano in un procedimento giudiziario oltre che a cooperare con le autorità.

La decisione di concedere la grazia è stata presa dal primo ministro maltese senza consultare gli altri ministri. “Considerato ciò che è accaduto in passato, credo che questa sia una decisione che devo prendere da solo”, ha detto Muscat alla stampa.