Le forti polemiche accese sul governo dalla comunità maltese a seguito delle indagini della polizia che hanno portato all’arresto del sospettato chiave Yorgen Fenech nell’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia, stanno mettendo in bilico il primo ministro Joseph Muscat. Dopo le dimissioni del capo di gabinetto, Keith Schembri, e del ministro del turismo Konrad Mizzi, si è dimesso anche il ministro dell’economia Chris Cardona.

Diversi manifestanti hanno riempito, per la sesta volta in meno di due settimane una delle piazze centrali della capitale La Valletta, La Castille Square, circondando l’edificio parlamentare per chiedere la fine dell’impunità e le dimissioni del primo ministro Joseph Muscat convinti che stia ostacolando la giustizia.

La giornalista uccisa usò delle informazioni note come “Panama Papers”, una massiccia fuga di dati avvenuta nel 2016, per rivelare che sia Schembri sia Mizzi erano proprietari di società di comodo panamensi nate appena dopo aver assunto le cariche governative. Queste società avrebbero in seguito ottenuto soldi da società di Dubai intestate all’imprenditore Yorgen Fenech.

Keith Schembri, uomo d’affari che ha gestito l’ufficio del primo ministro, è stato arrestato ieri e trattenuto in custodia dalla polizia per essere interrogato in relazione alle accuse di favoreggiamento fatte durante l’interrogatorio dell’imprenditore Yorgen Fenech, arrestato quest’ultimo la scorsa settimana mentre tentava la fuga a bordo del suo yacht. Fino al 24 novembre, Fenech è stato in grado di sfuggire agli interrogatori grazie al ricovero in ospedale per dolori manifestati al petto. Ieri pare abbia fornito informazioni significative agli investigatori.

Anche il dr. Adrian Vella, il medico di famiglia di Fenech che lo ha ammesso all’ospedale durante i giorni dell’interrogatorio, è stato arrestato e interrogato dagli agenti di polizia. Si ritiene che Schembri abbia usato proprio il medico per scambiare messaggi durante alcune visite mediche presso l’ospedale Mater Dei a Malta.

Le indagini sull’omicidio della giornalista si sono intensificate dopo la grazia concessa ad un sospetto intermediario che ha fornito in cambio i nomi dei mandanti. Pare che anche Yorgen Fenech abbia chiesto il perdono presidenziale in cambio di informazioni. La famiglia di Caruana Galizia ha chiesto un incontro urgente con il procuratore Peter Grech per impedire a Fenech di ottenere la grazia e ad indurre le autorità ad agire in modo indipendente.

Un editoriale del quotidiano locale Malta Today ha messo in evidenza come l’autorità morale di Joseph Muscat sia stata compromessa fino al punto di non ritorno. Il primo ministro non ha più il sostegno dell’influente giornale di cui il comproprietario è noto per essere vicino a Muscat.

Anche se lunedì ha ottenuto durante una votazione parlamentare il sostegno unanime del suo partito, Muscat lotta ora per la sopravvivenza politica. La pressione su di lui arriva non solo dall’opposizione e dall’interno del suo stesso partito, ma anche da politici e attivisti di tutta Europa. I leader europei sostengono che Muscat dovrebbe assumersi la sua responsabilità politica per il suo gabinetto di governo e lo stanno sollecitando a fare un passo indietro per consentire al processo giudiziario di allontanarsi dalla scena politica.

Il danno dello scandalo è ormai irreparabile.