di Karin Valenzano Rossi
Capogruppo PLR in Consiglio comunale

Pubblicato su Opinione Liberale

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Giudichiamo questo articolo autorevole e importante, poiché firmato dalla Capogruppo. Esso dovrebbe rappresentare la posizione ufficiale del PLR sull’aeroporto alle soglie dei due referendum (il cantonale si celebrerà il 26 aprile).

Ci sono state nel partito varie giravolte e dichiarazioni pantoclastiche, ma questo testo ha un tono solo apparentemente severo (tipo il papà burbero che fa la ramanzina al monello): nella sostanza esso è molto accomodante e sposa le posizioni della Lega.

La nostra opinione non è mutata. Forse i fautori della ricapitalizzazione a oltranza sono in vantaggio in Città, ma la votazione è aperta. Uno scenario possibile è: vince il referendum a Bellinzona e perde a Lugano. Un thriller!

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Sarà il popolo ad avere l’ultima parola sul salvataggio di Lugano Airport SA (LASA), la società di gestione delle attività aeroportuali di Lugano-Agno. Il fronte dei contrari ha infatti raccolto le firme necessarie per il referendum contro il credito comunale di 5,76 milioni di franchi e il credito cantonale di 3,84 milioni di franchi che comprendono la ricapitalizzazione, la copertura delle perdite fino al 2019 e la copertura della perdita 2020.

Questi crediti sono destinati a rimettere in sesto le disastrate finanze di LASA, che ha sinora evitato il fallimento solo grazie all’intervento dell’ente pubblico. La Città di Lugano ha aumentato a 4 milioni di franchi il credito in conto corrente e il cantone Ticino ha concesso fino a fine febbraio le indennità di lavoro a tempo ridotto per i dipendenti di LASA dopo la decisione di Swiss di rinunciare al volo di linea su Zurigo, lasciando Agno senza voli di linea.

Il PLR sostiene l‘aeroporto di Lugano. I crediti di finanziamento votati da città e cantone per salvare LASA sono lo strumento ora necessario per garantire la continuazione delle attività aeroportuali e scongiurare un grounding immediato dell‘aeroporto stesso, senza alcuna alternativa valida e realizzabile a breve termine per il comparto aeroportuale. Il nostro cantone ha un bisogno vitale di collegamenti stradali, ferroviari ed aerei che funzionino per l’economia, il turismo e il tempo libero.

Affrontare il referendum non sarà una passeggiata domenicale. LASA deve in particolare dimostrare di avere una strategia chiara, che getta le basi per un collegamento con Ginevra e una collaborazione con i privati nel campo dell’aviazione generale. È ora quanto mai indispensabile che LASA sappia mostrare alla popolazione i benefici di un finanziamento pubblico di 10 milioni di franchi. LASA deve in questi mesi rendere credibili le prospettive concrete di sviluppo e non solo limitarsi alla mera difesa declaratoria dei diritti acquisiti, dei posti di lavoro o peggio lamentarsi dell‘avvenuta riuscita del referendum. L’ora della verità per LASA è scoccata adesso.