Forza italia vince in Calabria. 

La Lega perde anche a Bibbiano. Il Pd vince con il 34,6, crolla il MoVimento 5 Stelle, che perde disastrosamente con il 3,45%.

La candidata di Matteo Salvini, la senatrice Lucia Borgonzoni, viene staccata di 9 punti in Emilia Romagna, mentre in Calabria la candidata di Silvio Berlusconi, Joe Santelli, trionfa di 20 punti avanti rispetto all’avversario. In entrambe le regioni sparisce il MoVimento 5 Stelle: Simone Benini si ritrova sotto al 5%, Francesco Aiello al 7,4%.

Poco importa, anche Salvini aveva fatto di Bibbiano la sua roccaforte, ma anche lì, nonostante il traffico di bambini ad opera di esponenti del PD, perde la Lega e viene riconfermato il PD.

Bonaccini da solo vince con il 51,4 rispetto al 43,6 del’avversaria leghista, e caustico commenta “non sono andato in giro a suonare campanelli, ma a parlare con le imprese.” Sul fenomeno delle Sardine risponde di non averli mai incontrati, ma di essere sulla medesima linea di pensiero, contro “la politica dell’odio”.

Cosa ricordare, dunque, di queste regionali? Matteo Salvini, nonostante il suo sorriso stampatogli addosso, ha perso. Non potrà arrivare la “spallata” al governo M5S-PD, da lui invocata, agognata e invano promessa, non cambierà molto, almeno non nell’immediato, nel governo italiano, che procede in silenzio, senza le ovazioni della folla, poiché alla fine, anche se Salvini inizia le conferenze stampa così dicendo “aspettiamo gli exit pool, quelli veri“, la verità è ben palese.