Attore e produttore, stella intramontabile di Hollywood, indimenticabile interprete dello Spartacus della storia del cinema, Kirk Douglas si è spento alla veneranda età di 103 anni.

Era nato nel 1916, a New York, da una famiglia di russi ebrei, poverissimi. Da cameriere a lottatore, fu ammesso all’Accademia d’arte drammatica per merito, gratuitamente. Esordì con Lo Strano Amore di Marta Ivers, grazie alla moglie di Bogart che lo segnalò a Lauren Bacall. I successivi film furono innumerevoli, tanto che nel 1996 ricevette la più alta onorificenza: l’Oscar alla carriera.

Colpito da pesanti tragedie, come la morte del figlio Eric per overdose o l’incidente in elicottero nel 1991 da cui uscì miracolosamente incolume (mentre due suoi compagni di viaggio persero la vita), o l’ictus che nel 1996 gli tolse gran parte della facoltà di parola, recuperata in parte grazie alla tenacia che Kirk ebbe nella riabilitazione. Lo stesso anno ottenne l’Oscar e riuscì a ringraziare dal palco.

Nel 2015 assieme alla moglie, anch’ella centenaria, aveva donato un’ingente somma per i lavoratori di Hollywood malati di Alzheimer.

Attore in quasi sessanta film, ricordiamo qui i due più famosi. In Orizzonti di Gloria (1957) interpretò un ufficiale che tenta di salvare dal plotone di esecuzione un gruppo di soldati ammutinatesi, a causa di un attacco suicida.

In Spartacus, (1961), interpretò il ribelle comandante della rivolta dei gladiatori nella scuola di Capua, che fece tremare la repubblica romana, ormai sull’orlo della sua stessa fine.