Lugano Airport SA – Proposta partito socialista e partito comunista
Il Municipio, nella sua seduta odierna, ha preso atto della proposta formulata il 16 febbraio scorso dal Partito Socialista e dal Partito Comunista di aggiornare il preventivo 2020 con un importo di 2,2 milioni di franchi per la copertura delle previste perdite di esercizio della Lugano Airport SA.
Al riguardo l’Esecutivo cittadino rileva come dal profilo prettamente formale la Legge Organica Comunale non concede la possibilità ai Consiglieri comunali di presentare una proposta di risoluzione da inserire all’ordine del giorno di una seduta del Consiglio Comunale, così come formulato dal Partito Socialista e dal Partito Comunista. Sono ammesse eccezioni legate unicamente a procedure definite “extraLOC” che permettono al Legislativo di discutere e votare su oggetti oppure esprimersi con dichiarazioni di principio dal carattere puramente simbolico; tali decisioni sono prive di effetti giuridici.
Per attivare il Legislativo su oggetti di sua competenza, l’unico strumento a disposizione dei Consiglieri comunali è quello della Mozione (alla quale non è inoltre applicabile la clausola d’urgenza) che, tuttavia, prevede un iter con tempi incompatibili con la necessità di far decidere il Consiglio comunale prima del 26 aprile 2020, data del voto sul referendum. L’ultima seduta del Legislativo prima delle elezioni comunali avrà luogo il prossimo 23 marzo, mentre quella costitutiva si terrà con tutta probabilità in una data successiva a quella del voto.
La proposta formulata dal Partito Socialista e dal Partito Comunista non è quindi formalmente proponibile.
L’unica opzione che permetterebbe il concretizzarsi della proposta del Partito Socialista e del Partito Comunista sarebbe quella di sottoporre al Legislativo cittadino la loro proposta di risoluzione tramite la presentazione di un messaggio municipale munito della clausola d’urgenza da parte del Municipio.
Il Municipio non ritiene tuttavia coerente né tantomeno opportuno procedere in tal senso in quanto, nella sostanza, ciò significherebbe riformulare una proposta sulla falsariga del precedente messaggio municipale che è stato oggetto del referendum promosso proprio da parte del Partito Socialista e del Partito Comunista; ciò comporterebbe inoltre il rischio di creare maggior confusione nei confronti della cittadinanza.
Municipio di Lugano
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Pubblichiamo il No motivato dell’Esecutivo alla proposta RossoVerde ed attendiamo l’eventuale contromossa dei referendisti.
La minaccia dell’immediato fallimento di LASA potrebbe rivelarsi un’arma efficace nelle mani del Municipio.
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ULTIMA ORA. Raoul Ghisletta ha già replicato con una dura nota, nella quale ribadisce i suoi rimproveri e le sue accuse al Municipio. Nel testo tuttavia non figurano particolari elementi di novità. Il braccio di ferro continua e si incattivisce. Il popolo ha il potere di decidere, e deciderà.