Insomma, la domanda che tutti si pongono è se questo dannato Coronavirus ci lascerà insalutato ospite per non farsi più vedere. Gli esperti se lo augurano, pur non potendoci dare certezze. Fra gli esperti emergono imperiosi gli economisti grandi e piccoli, i quali si rendono ben conto di aver costruito una civiltà (!) che si fonda tutta sul denaro. Incapaci di pensarne un’altra tendono a perpetuarla, magari con l’Euro invece delle monete nazionali, o addirittura con quella cinese invece del dollaro. Una volta chi di queste cose si beava, soleva dire “Pas d’argent, pas de Suisses” come se la realtà di oggi fosse diversa e meno egoistica a tutti i livelli e provenienze delle persone danarose.
Da parte mia dico “purtroppo” perché i veri valori li abbiamo massacrati e il risultato è pessimo. Sono subentrati i venditori di fumo, che iniziano la loro opera fin dalla scuola*. Come la si è voluta cambiare, questa! Nel passato tutti erano ben consci che l’intelligenza non favorisce i ragazzi allo stesso modo e su tale assioma veniva riconosciuta la diversità, senza la quale c’è solo competizione brutale e alienante. E quindi era più che logico se la scuola su misura (con soluzioni difficili o facili) veniva ritenuta una soluzione pratica e intelligente. Ma non ne potete parlare a chi della pedagogia ha fatto un giocattolo.
Purtroppo… Le lamentazioni cominciano da questo avverbio. Poi si espandono, dalla scuola su su verso gli strati superiori della società, verso la “crème”. Uno comincia a dire: “Non guadagno abbastanza, non ce la faccio”. Chissà che non sia questo il vero sociale Coronavirus epocale, ben più vasto delle febbriciattole di questo mondo?
* I venditori di fumo non sono i docenti. Questi si sforzano di fare il proprio dovere. Li immagino, anche oggi. Semplicemente fanno ciò che dal pinnacolo altri chiedono loro di fare.
Franco Cavallero