I media l’avevano ormai dato per spacciato prima della vittoria in South Carolina, ma Joe Biden ha avuto la sua grandiosa rivincita dopo il Super Tuesday di ieri. “È una notte straordinaria, siamo più vivi che mai. La nostra campagna sta decollando. Unitevi a noi per cambiare le cose” ha dichiarato l’ex vice di Barack Obama. Mezza America tifa per lui: Texas, Virginia, Alabama, Arkansas, Massachusetts, Minnesota, Carolina del Nord, Oklahoma e Tennessee.

Quattro sono gli stati che invece vanno al rivale Bernie Sanders: Vermont, Colorado, Utah e California. Quest’ultimo stato, il più popoloso tra tutti, ha preferito nettamente Sanders (30%) donandogli il ghiotto bottino di 415 delegati. Ora manca soltanto il verdetto dello stato del Maine ma è ormai chiaro chi sono i due favoriti. L’ex sindaco di New York e miliardario Michael Bloomberg sembra ormai non avere speranze. Consapevole della sconfitta, ha lasciato spazio a Biden: “Tre mesi fa, sono entrato nella corsa per la presidenza per sconfiggere Donald Trump. Oggi lascio per la stessa ragione: per sconfiggere Donald Trump perché mi e’ chiaro che restare renderebbe l’obiettivo più difficile. Ho sempre creduto che sconfiggere Donald Trump inizi con unirsi dietro il candidato che abbia le migliori chance per farlo. Dopo il voto di ieri, è chiaro che il candidato è il mio amico e un grande americano, Joe Biden” ha scritto in una nota Bloomberg.

La clamorosa rimonta di Biden è sicuramente in parte dovuta alla decisione di ritirarsi presa degli altri due moderati: Pete Buttigieg e Amy Klobuchar. Entrambi hanno preferito dare il loro sostegno a Biden anziché fare affidamento sull’irrealistica possibilità di ottenere la nomination. Importante anche il segnale arrivato dall’ex candidato texano Beto O’Rourke, anche lui deciso a schierarsi con Biden.

Tutti questi fattori hanno spinto la maggior parte degli elettori centristi a votare a favore di Joe Biden, da sempre ritenuto il candidato più adatto a sfidare Donald Trump nelle elezioni di novembre. Al contrario di Bernie Sanders che invece, stando a quanto riferiscono gli esperti, non avrebbe avuto molte chance in quanto la sua politica risulta essere di stampo troppo socialista per mettere d’accordo tutti i democratici.

Sconfitta amara anche per Elizabeth Warren che non è riuscita ad accaparrarsi il primo posto neanche nel suo stesso stato, il Massachusetts.