Sulle modalità di contagio direi che l’atteggiamento più saggio sia ascoltare chi ha maturato molta esperienza in merito, cioè i cinesi, che per primi hanno affrontato l’epidemia (poi pandemia) e l’hanno praticamente debellata, salvo inevitabili riacutizzazioni occasionali e locali. Considerando che molti dei consigli che forniscono sono confermati dal premio Nobel per la medicina Luc Montagnier, virologo e biologo di fama mondiale, che ho seguito in diverse interviste video on line, comparando poi le sue affermazioni con quelle dei cinesi.
In primo luogo il virus si propaga in aria fino a 4 o 5 metri, quindi la distanza imposta in Occidente di 1 metro è assolutamente insufficiente. Per cui se vi recate nel vostro orto, giardino, ecc., non dovreste correre alcun pericolo.
Sulle modalità di propagazione del virus vige il caos assoluto, nel senso che anche chi non presenta alcun sintomo può essere un vettore inconsapevole, quindi tutti sono da considerarsi potenzialmente pericolosi, ecco perché l’unica prevenzione è il distanziamento e l’isolamento, per almeno un mese, non 14 giorni. In Cina hanno accertato che lo stato di pericolosità persiste ancora due settimane dopo che i sintomi sono scomparsi e apparentemente si è guariti, per cui se il periodo di quarantena iniziale era di 14 giorni occorrerebbe raddoppiarlo per essere effettivamente sicuri di non essere infetti e di non contagiare gli altri.
Il virus rimane in attività fino a 3 giorni circa su metalli e plastiche e altro materiale solido, ecco l’importanza dei guanti usa e getta, che vanno cambiati spesso e buttati nella spazzatura, mai portati in casa dopo l’uso e mai toccarsi il viso. Dopo di ché occorre lavarsi bene le mani con acqua e sapone. Anche i vestiti indossati per uscire di casa dovrebbero essere conservati isolati e lavati frequentemente.
Anche le mascherine, sulle quali si è detto di tutto e il suo contrario, i cinesi dicono che sono fondamentali, ovviamente quelle professionali, che impediscono al virus di fuoriuscire (se sei già infettato), e riduce molto il rischio di contrarlo se sono gli altri a essere infettati. Le mascherine che s’improvvisano a produrre anche a livello artigianale e amatoriale (buonismo imperante) non servono ad una beata mazza, è solo un effetto placebo. In Cina hanno riscontrato che tutti i medici e paramedici che ne erano provvisti (quelle professionali) si sono salvati, gli altri si sono infettati in altissimo numero con centinaia di vittime. I virus sono microscopici a tal punto che rispetto ai batteri sono paragonabili a un gommone da bambini rispetto a una portaerei. Per cui pensare di fermarli con una mascherina di tessuto è ridicolo.
La disinfezione dei luoghi può essere utile, ma occorre fare attenzione a cosa si usa, ci sono prodotti che sono più pericolosi del virus stesso, soprattutto per i soggetti sensibili, come coloro affetti da MCS (Sensibilità Chimica Multipla), coloro che patiscono particolarmente le sostanze chimiche, con reazioni devastanti, che sono molto più numerosi di quanto si pensi, in Italia sono centinaia di migliaia (spesso non sanno di esserlo e credono di avere solo delle allergie o intolleranze alimentari). In Italia alcuni amministratori disinformati hanno fatto ricorso alla candeggina in quantità industriali, finché l’ARPA e le altre istituzioni sanitarie li hanno fermati …
Occorre altresì tenere conto che non c’è un solo virus responsabile di questa pandemia, ma ne hanno individuati diversi, essendo mutageni e anche veloci nel trasformarsi, e ve ne sono alcuni piuttosto aggressivi e pericolosi. Quello che provoca vittime anche tra i giovani o non anziani e senza patologie pregresse, è altamente aggressivo, provoca polmoniti acute e difficilmente curabili, ma i sintomi sono specifici: rende la respirazione difficilissima, affannata, indebolisce moltissimo, provoca febbre a 40 gradi, tosse secca e ossessiva, ecc., ti riduce in condizioni talmente debilitanti che si fa fatica ad alzarsi dal letto per recarsi in bagno. E’ questo il virus che provoca la morte nel maggior numero dei casi dei soggetti sani.
Infine è molto utile assumere alti dosaggi di vitamina C, che non solo i cinesi ma anche Montagnier consigliano, perché fa da barriera al virus, essendo tra l’altro un potente antiossidente. I dosaggi consigliati vanno da un minimo di 1 gr. (1000 mg.) a scopo di prevenzione se si sta bene e si è protetti nella propria abitazione, fino a 6-12 gr. al giorno se si è a rischio o già infettati. La vitamina C deve essere assunta in forma naturale e non sintetica, se si vuole che sia ben accolta e assimilata dall’organismo e non dispersa vanamente.
E’ inoltre consigliabile assumere fitoterapici e fitocomplessi, per potenziare il sistema immunitario e depurare l’organismo, in combinazione sinergica. Importantissimo, anche se in apparenza può sembrare banale come consiglio, respirare esclusivamente col naso, cioè non aprire mai la bocca. Il naso possiede molte barriere antivirus naturali, ecco perché conversare amabilmente, come si è fatto anche durante l’epidemia, è stato deleterio a livello collettivo, aumentando il numero dei contagi.
Claudio Martinotti Doria