Oggi il Pensiero del giorno è riservato non a una delle solite personalità di primo piano, bensì a un anonimo dipendente dell’aeroporto.

* * *

“Siamo in questa situazione a causa di una serie lunghissima di sfortune e di errori. La beffa? Non essere arrivati alle urne a causa di un referendum lecito ma anche un po’ discutibile, visto che il sostegno allo scalo era già stato abbondantemente discusso e approvato dal Cantone e dal Comune. La nostra è stata una partita persa ancor prima di scendere in campo: è chiaro che il coronavirus non ci ha aiutato, ma non ci si può nascondere solo dietro a quello”.  (dal CdT)

* * *

“Il sostegno allo scalo era già stato abbondantemente discusso e approvato”. Queste recriminazioni sono comprensibili ma una domanda si impone. La vera salvezza poteva provenire dal sostegno che la politica dava a un progetto illusorio? Quanto fosse illusorio lo si vede (anche) oggi.

Certo, le approvazioni di Gran Consiglio e Consiglio comunale si sono concretizzate, ma le dichiarazioni di voto sono state tutte sincere? Si può dubitarne.

Non si voterà il 28 giugno? Peccato. Quale sarebbe stato il voto del sovrano?