Lo scorso giovedì è deceduto İbrahim Gökçek, il 41enne bassista del gruppo musicale turco Grup Yorum. Assieme ad altri due membri del gruppo, Helin Bölek e Mustafa Koçak di 28 anni, deceduti entrambi nel mese di aprile, aveva portato avanti un estenuante sciopero della fame durato ben 232 giorni. I tre uomini lo avevano fatto per protestare contro le autorità di Ankara che da anni avevano vietato i loro concerti in quanto Grup Yorum, molto in voga in Turchia, era un band legata agli ambienti della sinistra rivoluzionaria.

Fondata nel 1985, la band ha cambiato molto spesso la sua composizione ma non la sua missione, quella di scrivere canzoni forti, dal marcato contenuto politico di protesta. Negli ultimi anni l’oggetto della critica era stato il leader Recep Erdoğan. Il suo governo ha così accusato la band di lavorare a stretto contatto con il partito di estrema sinistra Fronte rivoluzionario della liberazione popolare, considerato organizzazione terroristica in Turchia, USA e UE, e dal 2016 ha proibito alla band di dare concerti, sequestrando inoltre tutti i loro dischi. İbrahim Gökçek e gli altri membri del gruppo erano stati arrestati l’anno scorso con l’accusa di terrorismo.

Per protestare contro l’ingiustizia subita dai membri della band e da altri attivisti nella loro stessa situazione, i tre hanno cominciato uno sciopero della fame durato quasi un anno durante il quale hanno assunto esclusivamente acqua e vitamine. Rilasciato qualche mese fa ha comunque continuato la sua battaglia per gli altri attivisti e per poter tornare a fare concerti.

Il 4 maggio la salute di Gökçek ha subito un tracollo e il governo ha deciso di revocare il divieto di fare concerti. Soddisfatto per la vittoria l’uomo ha deciso di interrompere lo sciopero della game ma purtroppo il suo organismo era talmente debole che non ce l’ha fatta ed è deceduto a distanza di soli 3 giorni dalla notizia che tanto aspettava.

Attualmente sia la moglie di Gökçek che i restanti membri del Grup Yorum restano incarcerati.